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Coccigodinia

Coccigodinia copertina
Indice dei contenuti

Senti un grosso fastidio nella zona del coccige?

Scopriamo allora come stare bene in fretta affidandoti a mani esperte.

Hai infatti 2 strade per conoscere tutto ciò che devi sapere su questo argomento:

  1. Ascoltare l’episodio del mio podcast “The Body Element” sulle principali piattaforme di ascolto come:
    Spotify
    Itunes
    Google Podcast
  2. Oppure ascoltare quà sotto la puntata in maniera semplice e veloce.

3. Potrai altrimenti guardare il video che ho pubblicato per te dove ti spiego questo problema e come lo curo nel mio studio a Roma.

Potrai inoltre leggere in questo articolo fino alla fine dove scoprirai cause, rimedi e consigli per guarire e per scoprire come ho risolto in molti miei pazienti questo problema.

Anatomia del coccige

Prima di parlare della risoluzione della coccigodinia e del relativo trattamento, è importante anche eseguire un piccolo richiamo anatomico e funzionale sia del coccige sia delle strutture limitrofi che spesso possono andare in disfunzione generando un dolore.

Il Coccige è un osso che è localizzato nella parte più terminale della colonna vertebrale, cioè al di sotto dell’osso sacro ed è costituito dalla fusione di alcune vertebre coccigee che sono in numero variabile da 3 a 5. Questo tipo di vertebre sono abbastanza rudimentali ed è possibile individuare a livello anatomico una base superiore ed un apice inferiore: la parte superiore si articolare con la superficie articolare della V vertebra sacrale. Lateralmente alla base superiore è possibile trovare due rilievi importanti che sono i corni del coccige che si relazionano con le corna del sacro.

Svolge inoltre un’importante azione non solo stabilizzatrice, ma anche di origine ed inserzione di alcuni muscoli che compongono il perineo (detto anche pavimento pelvico). Infatti quando si parla di pavimento pelvico è importante anche menzionare i muscoli e i legamenti che lo compongono e che svolgono anche importanti azioni di contenzione dell’ano.

Infatti a livello pelvico è possibile riconoscere due muscoli molto importanti che sono l’elevatore dell’ano  e il muscolo Ischio-coccigeo i quali formano poi il vero e proprio diaframma pelvico i quali hanno un importante azione non solo di sostenere la cavità dell’addome, ma anche di gestire la contenzione urinaria e fecale sia nell’uomo che nella donna. Dal coccige inoltre nascono alcuni legamenti come il legamento ano-coccigeo che aiutano nella capacità di sollevamento della cavità pelvica (soprattutto il retto): molto importante da capire come questa zona sia molto delicata e composta da una serie di muscoli che si sovrappongono in varie fasce e che possono concorrere in una sindrome da dolore pelvico.

Nervo pudendo e sua infiammazione

Purtroppo quando si parla di coccigodinia è di estrema importanza anche menzionare il nervo pudendo: sì perchè questo nervo svolge un’importante azione motoria e sensitiva e spesso, in casi di lesioni al pavimento pelvico o di traumi al coccige, può andare in disfunzione facendo perdurare la sintomatologia dolore per moltissimo tempo.

Nervo Pudendo
Percorso che esegue il nervo pudendo e la zona che innerva

Il nervo pudendo è un nervo che nasce dal secondo e terzo nervo Sacrale fuoriuscendo dalla pelvi a livello del foro ischiatico. Quindi si dirige verso il basso passando tra il muscolo piriforme (spesso implicato in sindromi come sciatica) ed il muscolo ischio-coccigeo penetrando poi nella zona del diaframma pelvico.
Ma perchè questo nervo è così importante e si sente sempre parlare di “sindrome del nervo pudendo”?

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Questo nervo infatti ha un’importante ruolo di innervazione non solo a livello sensitivo ma anche motorio: infatti ha la funzione di innervare la sensibilità della cute del perineo, i genitali esterni ed i corpi cavernosi (nell’uomo svolgono un’importante ruolo nell’erezione e nella donna a livello del clitoride); a livello motorio invece i muscoli trasverso superficiali del perineo, ischiocavernoso e bulbocavernoso.
Quando questo nervo entra in sofferenza per vari motivi che poi vedremo, genera una serie di problematiche sia sensoriali con dolore locale e nella zona proprio tra ano e testicoli (nell’uomo) e tra ano e vagina (nella donna) ma anche una grande difficoltà nel mantenere la posizione seduta per vario tempo in quanto c’è una continua irritazione della struttura nervosa con conseguente disfunzione. Anche nei casi di difficoltà nell’erezione e nella forme di alterazione sensitiva nella vagina della donna, questo nervo può essere coinvolto ed è bene risolvere in maniera repentina per non incorrere in varie conseguenze poco gradevoli.

Le Cause

Non sempre è facile riscontrare una causa ben evidenziabile che porta ad una infiammazione del coccige: infatti quando giungono nel mio studio pazienti con un dolore coccige seduto, è sempre bene analizzare non solo l’assetto di questo osso, ma anche andare ad indagare attraverso un’attenta analisi dell’anamnesi per andare a vedere quali possono essere le cause che portano ad un simile problema.

Infatti è possibile riconoscere varie cause della coccigodinia come:

  • Trauma al coccige: se si è caduti anche solamente una volta “di secoccigodinia causedere” e si è battuto il coccige, molto probabilmente quel trauma può aver inficiato sia sulla stabilità che sul posizionamento del coccige. Infatti, sebbene nella zona siano presenti grandi masse muscolari come i glutei, in alcune dinamiche di movimento può capitare che si cada con molta violenza e si urti l’osso in questione: questo determina anche una grande botta coccige che può quindi generare molto dolore. Ricordo anche che non è detto che debba esserci un GRANDE trauma per poter avere una coccigodinia, infatti può bastare anche una serie ripetuta di traumi e di piccole cadute che fanno incorrere quindi la zona in un’assetto di sofferenza.
    Fortunatamente i casi in cui si trova un coccige rotto sono rari, eppure in questi casi determinano una ipermobilità della parte con fenomeni di lussazione coccige.
  • dolore osso sacro gravidanza
    Alterazione biomeccanica della zona lombare e sacrale durante la gravidanza

    Gravidanza: Sebbene la gravidanza rappresenti un momento meraviglioso nel corpo della donna, determina però una grandissima modifica di alcuni assetti corporei durante il periodo gestionale. Infatti intorno al terzo mese di gravidanza, sotto l’azione di alcuni ormoni che rendono le strutture più elastiche e pronte per accogliere il feto, il coccige modifica la sua posizione e la sua articolarità con il sacro in quanto permette alla donna di partorire; questo però determina una maggior lassità in alcune strutture ed un aumento della tensione nei legamenti stabilizzanti a livello del perineo e di questo osso in esame con una parziale dislocazione di esso (parleremo quindi di coccige lussato).

  • Posture errate: Alzi la mano chi si siede sempre in maniera perfetta ed ineccepibile. Praticamente tutti stiamo spesso seduti in maniera errata: questo però determina che, se ci si siede invece che sull’ischio (le ossa del sedere per capirci) ci si siede su questo osso andando a creare un dolore osso sacro, può capitare che si vada ad irritare le strutture perinervose sia del pudendo che della muscolatura del perineo, andando quindi a determinare la comparsa del coccige infiammato.Per questo motivo, nel caso in cui adottiate delle posture errate e abbiate bisogno non solo di corregere la posizione da seduti, ma anche di dare un sollievo al dolore al coccige, il mio consiglio è di acquistare un cuscino apposito per questo tipo di problema.
  • Sforzi Ripetuti: Esistono alcuni sport come il ciclismo, canottaggio o equitazione che possono portare ad una maggiore usura dell’articolazione sacro-coccigea che può indurre anche una infiammazione cronica della zona.
  • Frattura: Anche questa evenienza è da annoverare come possibile causa di coccigodinia. Infatti se è presente un grande trauma che ha determinato non solo una lussazione ma addirittura una frattura coccige, questo andrà trattata adeguatamente in quanto poi può subentrare una ipermobilità dell’osso con un coccige dolorante.
  • Obesità: i pazienti che sono in sovrappeso, logicamente non solo esercitano sulle articolazioni una grande tensione e un grande peso, ma inducono anche una maggior difficoltà del pavimento pelvico nella sua azione di sopportazione delle pressioni provenienti dalla cavità addominale con conseguenti dolori al coccige.
  • Virus: in questo caso non si tratta di una vera e propria patologia a carico del coccige, ma che può coinvolgere il nervo pudendo: infatti un virus che può determinare una irritazione del genere è quello dell’Herpes, che è notoriamente un virus neurotropo. Questo virus infatti genera una condizione di grande sofferenza e di male al coccige.

Esami Radiografici

Quando si sospetta di avere un qualche problema al coccige, è bene rivolgersi inizialmente al medico di base che avrà logicamente modo di visitarvi e semmai indirizzarvi nel miglior modo.

Radiografia coccigeIn ogni caso, se si vuole andare ad analizzare il distretto, in prima istanza per valutare la posizione ed un eventuale spostamento del coccige, l’indagine migliore è sicuramente la radiografia semplice: attraverso questo esame è possibile valutare nei vari piani la posizione del coccige ed un suo eventuale disallineamento.
Come mostrato dall’immagine quì accanto, è possibile vedere come sia presente una dislocazione del coccige con logicamente un forte dolore nella zona.

Nel caso in cui si voglia invece andare ad indagare la zona interna, come muscoli e legamenti, può essere utile anche una Risonanza Magnetica nella zona sacrale e coccigea per vedere se sono presenti infiammazioni o edemi a carico della zona.
Se invece si sospetta una causa di origine viscerale che coinvolga la parte terminale del colon e del retto, il medico può prescrivere anche una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) in modo da avere un’analisi radiografica sui vari piani in maniera molto dettagliata.

Coccigodinia Sintomi

Quando si parla di problematica che coinvolge il coccige, il sintomo principale e che fa giungere nel mio studio i miei pazienti è quello del DOLORE: infatti il dolore che risulta essere ormai cronico è un dolore che non rende impossibile la vita, ma che comunque è sempre presente e che logicamente mina nella serenità l’individuo e che quindi va affrontato adeguatamente.

Infatti i vari sintomi che si hanno in presenza di una coccigodinia sono:

  1. coccigodinia sacroDolore: come abbiamo detto, il dolore è presente in qualsiasi attività quotidiana, ed è soprattutto più evidente quando il soggetto si siede su di una sedia o su di una superficie dura. Anche durante i movimenti di flessione in avanti, per un gioco di tensionamento delle strutture posteriori, si può assistere ad un dolore al coccige. Ricordiamo inoltre che il dolore, se non trattato, può cronicizzarsi ed andare avanti nel tempo con un peggioramento.
  2. Mal di schiena:essendo impossibile per il corpo isolare la zona coccigea, questa disfunzione porta anche ad un forte dolore alla schiena persistente durante tutto il giorno e la notte.
  3. Disturbi durante l’evacuazione: non è raro trovare fenomeni di stipsi in pazienti con coccigodinia in quanto le strutture intorno all’ano e al retto prendono inserzione proprio nella zona del coccige. L’evacuazione quindi può essere logicamente dolorosa e fastidiosa, con la difficoltà anche di “ghigliottinare” le feci da parte della muscolatura durante la fine dell’azione.
  4. Disturbi durante rapporti sessuali: sebbene siano rari, questi disturbi possono incorrere durante il rapporto sessuale sia nell’uomo che nella donna.

Rimedi

Come abbiamo detto precedentemente, il tipo di trattamento che deve esser eseguito è sicuramente quello in sinergia tra fisioterapista e medico, negli interessi del paziente anche per valutare l’eventuale iter da eseguire.

Esistono però alcune accortezze che il paziente può eseguire che possono aiutare in caso di dolore al coccige e che quindi possono donare un sollievo. Ripetiamo però che non è una cura, bensì un aiuto che il paziente può attuare in concomitanza della terapia fisioterapica.

labirintite terapia
L’utilizzo dei farmaci può aiutare nella gestione del dolore al coccige

Se il medico ortopedico lo richiede, può essere utile un infiltrazione di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) nella zona sacro-coccigea per aiutare nell’infiammazione in atto e donare un sollievo al paziente.

Nel caso in cui sia presente anche questo coccige infiammazione, l’applicazione di impacchi di ghiaccio che, con il suo effetto, riduce l’infiammazione ed il calore combattendolo efficacemente e donando comunque anche un azione anestetica. Il mio consiglio è quello di applicare non più di 15 minuti ogni 2 ore; per questo motivo è utile applicarlo con quei dispositivi gel da mettere nel freezer che permettono di riutilizzare il ghiaccio.

Un altro tipo di rimedio per il coccige dolore è sicuramente quello di modificare lo stile di vita: non si può pensare di passare ore e ore davanti al computer seduti soprattutto in ufficio; infatti è bene muoversi almeno ogni ora e dare movimento a tutta la schiena.

Se invece si soffre di stitichezza è necessario trovare una certa regolarità nell’evacuazione; questo permetterebbe di non creare tensioni sulle strutture del perineo. Sempre sotto consiglio da parte del medico è bene integrare nella propria dieta anche un maggior apporto di fibre che aiutano nella fluidità intestinale e nel creare delle feci più morbide e non dure da espellere.

Anche un aumento del consumo di acqua risulta essere ottimale per un corretto transito intestinale.

Correlazione tra intestino e coccige

dolore al coccigeDobbiamo sempre valutare, nel momento in cui ci si trova davanti ad un disturbo di coccigodinia, che è necessario valutare anche lo stato di salute del colon e di tutto il sistema digerente.
Nonostante si stia parlando di disturbi che riguardano ossa e legamenti, il distretto finale del colon è sicuramente un area che merita una particolare attenzione. Questo perchè nella zona del colon c’è l’assorbimento e la degradazione delle sostanze alimentari che sono state già parzialmente elaborate nei distretti precedenti.

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Quando infatti mi approccio a questo genere di disturbo, mi avvalgo sempre di un medico gastroenterologo di fiducia. Lo specialista valuta e analizza come questo digerisce e se sono presenti alterazioni a carico della flora microbiotica nell’intestino.
Si è visto inoltre che anche il grado di acidità delle feci può essere un fattore importante nella gestione del dolore pelvico e nelle sindromi che coinvolgono il colon; dobbiamo ricordare inoltre che, in ambito viscerale, una qualche disfunzione del colon può insorgere come un malessere sacroiliaco oppure anche con un coccige dolore.
Il mio consiglio quindi è comunque quello di avvalersi anche di un gastroenterologo. Questo vi saprà sicuramente aiutare nella gestione non solo dei farmaci e degli integratori alimentari, ma anche suggerendovi uno stile alimentare adeguato riducendo l’irritazione delle pareti vicine al coccige.

Coccigodinia e glutei

Molto legato a questo genere di sintomatologia è quella proprio di una problematica al gluteo che genera una coccigodinia. L’anatomia in questo caso ci fa capire bene come siano possibili dei problemi al coccige in relazione ai glutei.

Canale di alcock e nervo pudendo
Zona all’interno del quale passa il nervo pudendo

Infatti dovete sapere che a livello della membrana otturatoria  c’è un canale chiamato “Canale di Alcock” . Infatti all’interno di questo spazio scorrono sia l’arteria pudenda, la vena pudenda ma anche il nervo pudendo. Quando è presente una disfunzione legata al bacino, questa zona può andare in blocco andando a comprimere proprio il nervo generando una coccigodinia.

Infatti il nervo pudendo porta la distribuzione proprio nella zona del coccige e del perineo. In alcuni casi però, può esser presente una compressione all’interno proprio del canale di Alcock, per colpa o del legamento sacro-tuberoso oppure per una disfunzione legata ai muscoli otturatori (la cui distribuzione del dolore, in caso di trigger point, è proprio sul coccige).

Alcuni quindi mi chiederanno: “ma come si può capire che c’è una compressione in questa zona?”
Sicuramente attraverso una valutazione palpatoria e funzionale che viene eseguita all’interno del mio studio; se invece si vuole approfondire meglio la questione è bene eseguire una elettromiografia. Questo esame serve per capire se, durante il suo percorso, il nervo pudendo può essere compresso e quindi intervenire efficacemente per liberarlo.

Vi assicuro che di questa condizione ne soffrono molte più persone che si possano immaginare. Questo perchè molto spesso traumi oppure posture errate portano il complesso Sacro- Lombare- Anca a lavorare male; le disfunzioni secondarie quindi generano scompensi e disturbi importanti come il dolore al coccige.

La Cura Definitiva

L’approccio alla coccigodinia è molto delicato e deve esser affrontato in maniera importante. Infatti è fondamentale, prima di approcciarsi ad una cura per il dolore al coccige, di eseguire una corretta diagnosi e un completo inquadramento dei problemi; questo deve avvenire sempre perchè è una zona molto innervata e molto sensibile ed è quindi determinante nella risoluzione del problema proprio la corretta diagnosi.

Quando giungono i pazienti nella mia struttura quindi è fondamentale una prima seduta di valutazione globale. Questa mi permette, sia attraverso l’analisi della postura e anche attraverso una serie di test specifici, di andare a percepire la vera e propria origine del problema.

fibrolisi meccanicaL’approccio con la terapia manuale è sicuramente il tipo di intervento riabilitativo più funzionale e più adatto proprio per le esigenze del paziente; solamente attraverso tecniche sicure ed indolore per il paziente che sarà possibile intervenire efficacemente.
Nel mio studio applico con successo l’utilizzo della Fibrolisi Meccanica che, attraverso alcuni specilli molto piccoli, mi permettono di poter trattare legamenti e muscoli nella zona sia sacrale sia coccigea con sicurezza e riducendo anche la stimolazione neurofisiologica che altrimenti avverrebbe.

Infatti molto spesso ciò che viene a essere bloccato non solo è il coccige, ma anche i suoi piccoli muscoli che trovano inserzione su di esso. Quindi è bene lavorare anche di rilascio connettivale di quella zona per favorire anche un ritorno alla normale funzione della zona.

In maniera collaterale è molto utile inoltre alcuni approcci per riposizionare il coccige nella sua posizione originaria. La maggior parte delle problematiche che vengono da parte del coccige giungono per colpa di una dislocazione dell’osso; questo risulta quindi deviato internamente e irritando le strutture. Esistono alcune manovre molto delicate che solamente un fisioterapista esperto può eseguire e sono alcune manovre di riposizionamento. Vi mostro quella che viene eseguita in un ottica riabilitativa con la metodica Mezieres proprio per l’articolazione sacro-coccigea.

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Il tutto logicamente deve esser inquadrato anche in un ottica globale che applico nel mio studio per far tornare il paziente in buona salute.

Come abbiamo spiegato anche prima, è molto importante che valutare il comparto muscolare del pavimento pelvico. Infatti bisogna vedere se sono presenti degli squilibri a livello muscolare per poi intervenire rilassando la zona contrattile; dato che molti muscoli e legamenti prendono inserzione proprio a livello del coccige, il paziente può trovare un grande beneficio nel trattare in maniera efficace la zona del perineo. Sono comunque manovre molto sicure e che non determinano una sintomatologia dolorosa; creano anzi un grande senso di leggerezza e di libertà nei pazienti con questa sindrome.

dolore al coccige
Trattamento manuale per ricollocamento del coccige nella fisiologica posizione

La tecnica però più efficace per questo tipo di dislocazione che genera una coccigodinia è sicuramente quella della manovra di riposizionamento coccigeo. Attraverso una compressione del sacro per determinare una sorta di “esposizione” del coccige. A questo punto è possibile ricollocare il fisiologico rapporto articolare attraverso una manovra interna molto dolce e che non genera particolari fastidi al paziente.
Una mano spinge in senso postero-anteriore il sacro per permettere di favorire la manovra, mentre attraverso l’inserimento del dito all’interno dell’ano afferrando il coccige nella sua porzione anteriore, è possibile eseguire una spinta verso la posteriorità recuperando quindi l’assetto normale. Questo tipo di manovra non genera particolare effetto neurofisiologico come dolore, senso di sudorazione o senso di malessere, purtroppo però capisco che è una manovra “interna” e quindi non sempre ben tollerata da parte del paziente.

Oltre alla manovra specifica per le lussazioni anteriori del coccige, esistono inoltre anche dei trattamenti neurofisiologici per liberare la zona del coccige. Infatti attraverso una liberazione di tutto il complesso del bacino, è possibile donare libertà a tutto il complesso pelvico.
Come si fa?
Semplice, attraverso o tecniche dirette come le manipolazioni vertebrali oppure con tecniche indirette come l’approccio con Strain Counterstrain di cui sono operatore autorizzato.

In questo senso l’ottica è quella di donare libertà di movimento e riportare il distretto pelvico a muoversi in maniera globale; la muscolatura viene rilasciata in maniera completa donando sollievo al paziente.

Vi mostro questo video del mio insegnante che spiega proprio le zone e il trattamento che nel mio studio si fa per risolvere i problemi di coccigodinia.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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