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Patologie Acromion Claveare

legamenti acromion claveare
Indice dei contenuti

Anatomia

L’articolazione acromion claveare è l’articolazione composta dall’estremità laterale della clavicola e dall’acromion della scapola. Vediamo nel dettaglio queste due ossa e come è composta quest’articolazione.

  • Clavicola: Questo osso pari è posizionato nella zona laterale dello sterno e fa parte del complesso delle ossa lunghe. Ha una forma ad S allungata e presenta nella sua estremità laterale una superficie concava (che si relaziona con l’acromion) ed una superficie convessa nella faccetta articolare che si relaziona con lo sterno. Come abbiamo detto presenta una curvatura ad S italica e l’asse lungo della clavicola è orientato posteriormente di 20° .
    clavicola
    La clavicola con le sue componenti ossee

    In prossimità della superficie con la quale si articola con lo sterno, è presente una tuberosità inferiore che si relaziona con la prima costa e che permette l’ancoraggio del legamento costoclavicolare. Per quanto riguarda invece l’estremità acromiale, la clavicola ha una superficie pressochè piatta (sebbene in alcuni individui sia presente una superficie minimamente convessa o concava).

  • Acromion: L’acromion è una prominente ossea della scapola che si estende in direzione laterale e anteriore verso l’articolazione gleno-omerale formando una sorta di mensola orizzontale. La scapola è un osso piatto a forma triangolare ed è molto importante per la spalla in quanto permette i movimenti della spalla attraverso il collegamento con l’omero, la clavicola e il torace. Nella parte posteriore della scapola è possibile osservare una prominente ossea chiamata Spina la quale divide la superficie posteriore in fossa sovraspinata (nella quale è presente il muscolo sovraspinoso) e fossa sottospinata (dove è alloggiato il muscolo sottospinoso). Proprio la parte finale della spina che si dirige in avanti è possibile trovare l’acromion (cioè proprio la parte terminale della spina). Sulla superficie interna dell’acromion è possibile riscontrare una superficie piatta che si articola con la clavicola andando a formare l’articolazione acromion claveare.

Legamenti e tessuti 

legamenti acromion claveareL’articolazione acromion claveare è un’articolazione piatta che è dotata di una capsula (tessuto connettivo che avvolge l’articolazione) la quale è rinforzata direttamente da alcuni legamenti superiori ed inferiori. La componente superiore è garantita dall’origine dei muscoli trapezio e deltoide. La parte inferiore invece è garantita dai legamenti coracoacromiali che sono: Trapezoideconoide.

  • Legamento trapezoide: si estende dalla superficie superiore del processo coracoideo e si dirige verso l’alto e verso l’esterno verso la clavicola.
  • Legamento conoide: si dirige verso l’alto verso il tubercolo conoideo della clavicola dal processo coracoideo.

Ho nominato questi legamenti molto importanti in quanto svolgono un ruolo molto importante cioè quello di mantenere la scapola in posizione e fornire un sostegno nell’articolazione con la clavicola. Infatti queste strutture sono molto forti e hanno la capacità di assorbire gli urti che avvengono nella spalla rispetto agli altri legamenti delle altre articolazioni della gleno-omerale.

In questa articolazione può esser presente un disco articolare anche se, come mostrato da alcuni studi su cadavere, non sempre è presente un vero e proprio disco formato ma può esser presente una sorta di abbozzo di struttura discale.

Patologie

movimenti scapola
Tutti i movimenti della scapola

Prima di parlare delle patologie che affliggono l’articolazione acromion claveare è bene ricordare che solamente attraverso questo distretto la scapola si collega allo scheletro assiale e permette il movimento della spalla. Infatti nelle patologie che intervengono nella spalla questa giunzione va sempre valutata in quanto è solamente attraverso questa che è possibile che la scapola esegui un movimento di rotazione superiore ed inferiore: infatti durante il movimento della spalla la scapola necessita di adeguare la cavità glenoidea verso l’omero in modo da mantenere costantemente la congruità. Per questo motivo l’articolazione acromion claveare svolge un fulcro proprio della rotazione scapolare: quando questo accomodamento scapolare non è perfetto compaiono dolori alle spalle e dolori al torace come dorsalgia e dolore alle scapole.

Lussazione acromion claveare

lussazione acromion claveareQuesta condizione è caratterizzata dalla perdita di contatto tra l’acromion e la clavicola. Questo tipo di lesione generalmente avviene a seguito di un trauma e rappresenta circa il 40% degli infortuni negli sport da contatto. Infatti questa articolazione è intrinsecamente suscettibile alla dislocazione in quanto è disposta in maniera inclinata e quindi può ricevere facilmente delle forze di taglio trasversali.

Infatti in questa condizione vanno incluse tutte quelle persone che subiscono un trauma laterale ( come una caduta dove si batte la spalla lateralmente contro una superficie inflessibile). Questo tipo di trauma genera quindi una dislocazione dell’acromion medialmente e verso il basso rispetto alla clavicola (la quale è meglio stabilizzata anche dall’articolazione sterno-clavicolare). Generalmente le strutture capsulari superiori ed inferiori reggono il trauma in direzione orizzontale e, secondariamente, i legamenti coraco-clavicolari (conoide e trapezoide) resistono all’urto. Se però avviene che l’energia del contatto superi la capacità tensionale dei legamenti, questi si rompono andando incontro ad una lussazione acromion claveare.

Un trauma di questo genere crea quindi una serie di modifiche strutturali al movimento scapolare con deviazioni posturali della scapola e del torace, favorendo anche una facile degenerazione dei tessuti della spalla. Inoltre questo tipo di condizione viene descritta in maniera molto pittoresca in medicina con il fenomeno della “clavicola a tasto di pianoforte” cioè dove è possibile riscontrare visivamente la lussazione acromion claveare con la clavicola disposta in maniera anomala (cioè sollevata) e che è possibile riposizionarla nella sua fisiologica posizione ma che, non essendoci delle strutture di ancoraggio, tende a ritornare nella sua posizione dislocata. Un esempio è possibile vederla nel video quì sotto.

Per questo tipo di lussazione generalmente è necessario la visita del medico ortopedico che valuterà, attraverso un Rx ed una Risonanza magnetica, se scegliere la via chirurgica di ancoraggio dei legamenti lesionati oppure se questo tipo di infortunio va trattato in maniera conservativa oppure no. Nel caso in cui il medico ortopedico scelga di posizionare l’articolazione in completo scarico e permettere un nuovo rinsaldamento a livello dei legamenti, può essere molto utile (logicamente vi verrà prescritto) l’acquisto di un tutore specifico per questo tipo di condizione: infatti solamente attraverso l’immobilizzazione con un tutore adeguato permetterà di non avere dolore e recuperare adeguatamente.

Logicamente in entrambi i casi (sia che si scelga la via chirurgica sia quella conservativa), è FONDAMENTALE affidarsi ad un fisioterapista esperto di questo tipo di lesione in modo da recuperare velocemente il movimento e permettere ogni tipo di azione della spalla senza alcun dolore.

Artrosi Acromion claveare

Questa condizione è caratterizzata dalla degenerazione articolare e della cartilagine a livello dell’articolazione acromion claveare. É bene sottolineare come in questa patologia non è presente un evento traumatico, bensì una situazione che si è strutturata nel tempo.

Molto importante che è necessario capire è che il movimento di tutte le articolazioni della spalla (ricordo che questo complesso è formato da 5 articolazioni) è collegato e, per funzionare in maniera fisiologica, necessita di una corretta sincronizzazione di movimento da parte dei muscoli, che a loro volta muoveranno in maniera adeguata tutte le ossa, affinché il movimento appaia libero e corretto.
In questo tipo di situazione invece sicuramente può esser presente una condizione che, in termini medici, è chiamata “discinesia scapolo-omerale”, cioè un’alterato movimento del complesso scapolo-omerale.

artrosi acromion claveareEssendo l’articolazione acromion claveare una giunzione che funge da guida per il movimento scapolare, se è presente un qualche disordine muscolare che coinvolge i muscoli del torace e della spalla, sicuramente questo si traduce anche in un anomalo movimento della clavicola con l’acromion. In ambito riabilitativo infatti si considera l’osso claveare come una sorta di “osso guida” per il movimento delle varie articolazioni.
In questa condizione che logicamente perdura da tempo, le superfici articolari subiscono una degenerazione e la cartilagine all’interno della capsula articolare viene a deteriorarsi: questo genera quindi una sorta di “attrito” quando si esegue il movimento che può essere anche accompagnato da una sensazione di scroscio o di sabbietta dove c’è l’articolazione. C’è da precisare una cosa però: nella valutazione di un dolore alla spalla, quando viene eseguita una risonanza magnetica per indagare lo stato di salute di tutte le articolazioni, viene mostata come possa esser presente una artosi acromion claveare. Questa condizione non sempre però è la principale causa del dolore o della disabilità in quanto magari l’artrosi era presente anche prima che comparisse il problema e quindi bisogna andare a vedere a livello di biomeccanica e cinematica come quel complesso scapolo omerale lavora ed intervenire adeguatamente.

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Diagnosi e Cura

Se si sospetta di avere una qualche degenerazione dei tessuti a livello dell’acromion claveare è bene innanzitutto recarsi da un medico ortopedico che valuterà la situazione e proporrà quindi di eseguire alcuni accertamenti radiografici. Per questo tipo di disturbo infatti viene consigliato di eseguire in prima istanza una semplice lastra della spalla, magari cercando di indagare bene l’articolazione in esame; inoltre può essere utile per avere anche un quadro maggiormente approfondito sulla situazione anche dei tessuti molli in zona clavicolare quello di eseguire una Risonanza magnetica.

artrosi acromion claveare curaFortunatamente non viene praticamente mai proposto il trattamento chirurgico per questa degenerazione ed è quello della resezione (cioè il taglio) della parte di osso clavicolare a contatto con l’acromion per evitare e ridurre l’attrito articolare.

Per quanto riguarda il trattamento e la cura per l’artrosi acromion claveare è fondamentale quindi capire qual’è il meccanismo alterato per questo tipo di problema. Infatti nella stragrande maggioranza dei casi ci si trova davanti ad una situazione in cui il paziente muove in maniera alterata tutto il complesso scapolo-clavicolo-omerale: in questa situazione avviene che alcuni muscoli si attivano o vengono inibiti creando un movimento alterato di tutto il distretto generando un grande problema cinematico.

Il trattamento fisioterapico rappresenta quindi il miglior tipo di approccio terapeutico per questo genere di problema in quanto solamente un fisioterapista esperto e che conosce perfettamente il movimento fisiologico e quello patologico compreso quello della clavicola e acromion, potrà intervenire in maniera guidata e sicura nel correggere questo tipo di condizione.

La riabilitazione per l’artrosi acromion claveare è composta quindi in una serie di movimenti eseguiti dal paziente ma controllati sia dal terapista sia corretti attivamente dallo stesso paziente: dovrà quindi esserci una grande collaborazione e applicazione da parte del malato in quanto solamente attraverso una continua applicazione con gli esercizi proposti dal terapista si potrà quindi correggere il movimento alterato.

Per questo tipo di disturbo infatti in prima istanza bisogna valutare il paziente e capire qual’è il distretto corporeo che va in “superlavoro”: per questo tipo di affaticamento e di eccessiva contrazione muscolare può essere utile applicare alcune tecniche che si utilizzano nella Fibrolisi meccanica che è il miglior tipo di trattamento per creare subito e in maniera efficace e precisa un release della muscolatura e togliere il dolore.

Quando ci si interfaccia con questo tipo di disturbi, può essere importante eseguire una messa in tensione graduale e molto dolce dei muscoli e del tessuto connettivo che li avvolge: per questo motivo trova in questo genere di articolazione molto rilievo il pompage: attraverso questa messa in tensione dei tessuti muscolari e con un suo mantenimento, si trasferisce un’informazione ai muscoli che dovranno allungarsi e non rimanere contratti; inoltre si permette un maggior afflusso sanguigno con eliminazione di cataboliti e sostanze infiammatorie.

In queste condizioni, nel caso in cui l’artrosi sia determinata invece da un movimento eccessivo dell’artricolazione acromion claveare, può trovare un grandissimo utilizzo quello del tape: questo particolare cerotto che viene applicato proprio a cavallo dell’articolazione e aiuta nel mantenimento delle superfici in sede e per migliorare la sintomatologia del paziente. Possiamo vedere quindi nel video qui sotto l’utilizzo di questi cerotti nella spalla.

 

Esistono inoltre alcune tecniche in ambito della terapia manuale specifiche per l’articolazione acromion-clavicolare per determinare anche un riposizionamento delle superfici articolari: infatti solamente una mano molto esperta di queste particolari metodiche potrà aiutare, con il movimento attivo del paziente, riportare l’articolazione a non inviare più segnali di dolore al cervello e permettere di nuovo di muovere tutto il complesso della spalla senza alcun problema e senza dolore.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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