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Legamento Giallo

legamento giallo copertina
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Hai fatto una risonanza magnetica ed è uscito nel referto che hai una ipertrofia del legamento giallo? Ci ho preso vero?

Ho scritto questo articolo per te, per darti tutte le risposte che necessiti su questo importante legamento della colonna vertebrale e per capire come risolvere adeguatamente.

Legamento giallo: cos’è

Vediamo quindi una definizione riguardante il legamento giallo:

Il legamento giallo si trova nella colonna vertebrale umana. Collega le lamine delle vertebre adiacenti, stabilizzando la colonna vertebrale. È chiamato legamento giallo per il contenuto di elastina, una proteina presente in esso. I legamenti gialli mantengono le vertebre allineate e limitano i movimenti eccessivi, fornendo stabilità e protezione al midollo spinale. Inoltre, assorbono l’energia degli urti e delle sollecitazioni, riducendo il rischio di danni o lesioni alla colonna vertebrale.

Capite come una struttura del genere possa esser implicata spessissimo nel mal di schiena lombare o cervicale e come necessiti anche di un approfondimento maggiore da parte del terapista nell’indagare perchè si è creata questa ipertrofia e condizione.

Perchè si crea una ipertrofia dei legamenti gialli

cause ipertrofia legamento giallo

Vediamo ora le cause che possono portare ad un ispessimento dei legamenti gialli nella colonna:

  1. Invecchiamento: Con l’invecchiamento del corpo possono verificarsi cambiamenti nei tessuti, compresi i legamenti. L’usura e la degenerazione dei legamenti gialli possono portare all’ipertrofia, causando un aumento delle dimensioni e dello spessore.

  2. Traumi: I legamenti gialli possono essere danneggiati da traumi o lesioni alla colonna vertebrale. Lesioni dovute a incidenti d’auto, cadute o traumi sportivi possono causare un’infiammazione dei legamenti che, se non trattata adeguatamente, può portare all’ipertrofia.

  3. Sovraccarico meccanico: L’eccessivo stress o carico meccanico sulla colonna vertebrale può provocare una risposta adattativa dei legamenti gialli e dei dischi, portando a un aumento della loro dimensione. Ciò può accadere a causa di posture scorrette, movimenti ripetitivi o sollevamento di pesi in modo errato nel corso del tempo.
  4. Condizioni patologiche: Alcune condizioni patologiche possono contribuire all’ipertrofia dei legamenti gialli. Ad esempio, la spondilosi cervicale o l’artrosi spinale possono causare cambiamenti degenerativi nelle articolazioni vertebrali e nei legamenti, portando all’ipertrofia dei legamenti stessi.

Stenosi del canale midollare

Abbiamo visto come possono esserci tante cause che determinano un cambiamento della naturale e fisiologica composizione del legamento giallo; a volte però si possono creare condizioni patologiche che è bene trattare e risolvere (anche in casi estremi con un intervento chirurgico).

La stenosi del canale spinale è una condizione in cui il canale spinale, che ospita il midollo spinale e le radici nervose, si restringe. Questo restringimento può essere causato da diversi fattori, tra cui l’ipertrofia dei legamenti gialli.

Quando i legamenti gialli si ingrossano o si ispessiscono, possono occupare uno spazio aggiuntivo all’interno del canale spinale. Questo può contribuire alla stenosi del canale, riducendo lo spazio disponibile per il midollo spinale e per la radice nervosa.

L’ipertrofia dei legamenti gialli può verificarsi come risultato dell’usura naturale legata all’invecchiamento o come risposta adattativa a lesioni o stress ripetitivi. Quando i legamenti gialli si ingrossano, possono esercitare una pressione sul midollo spinale o sulle radici nervose che si trovano nel canale spinale, oltre che alle faccette articolari e ai corpi vertebrali. Quando avviene questa condizione, il paziente può avvertire problemi agli arti inferiori (nel caso di una stenosi lombare) oppure anche alle braccia (nel caso di una stenosi cervicale).

Il paziente tenderà infatti ad incurvarsi sempre di più in avanti con la schiena per cercare di trovare un’apertura del diametro del canale e ridurre lo stimolo irritativo.

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Trattamento

Veniamo ora a parlare dei possibili trattamenti che possono essere fatti sulle vertebre lombari (luogo dove più spesso troviamo un problema del genere a carico della colonna).

Trattamento chirurgico

Purtroppo però, se viene a mancare nelle vertebre interessate una perdita delle fibre di collagene del legamento giallo e ci si ritrova con un importante blocco a livello del midollo, il trattamento in sala operatoria risulta essere necessario per salvaguardare le strutture nervose (midollo e radice nervosa) e salvaguardare il contenuto idrico dell’anello fibroso e del nucleo polposo.

Intervento chirurgico stenosi

Generalmente per liberare la struttura vengono fatti come interventi chirurgici quella della laminectomia oppure, attraverso l’apofisi spinosa, di un cage per stabilizzare le strutture coinvolte.

Importante è che può esser scelto, durante l’intervento, di andare anche a “ripulire” la porzione di disco erniato che può esser presente in queste situazioni.

Ho trattato tanti pazienti che hanno fatto questo tipo di intervento e sono tornati in maniera tranquilla all‘attività fisica. Ovviamente c’è da dire che è sempre da preferire un trattamento conservativo rispetto all’intervento chirurgico per evitare anche rischi ulteriori.

Trattamento conservativo

Quando si parla di questo genere di situazione legata al legamento giallo, un fisioterapista esperto deve valutare durante la valutazione e un primo esame obiettivo la possibilità di recupero ma anche lavorare non solamente sui tessuti muscolari ma anche sui processi articolari, il legamento interspinoso come le capsule articolari che compongono quella zona.

In una fase iniziale, oltre al trattamento manuale che deve essere eseguito nel mio studio, può essere utile abbinare in accordo con il medico anche una terapia farmacologica adeguata per aiutare la gestione in fase acuta.

Nel corso degli anni ho potuto seguire numerosi corsi molto avanzati che vanno a trattare proprio la struttura del legamento giallo in maniera indolore ed estremamente efficace.

Sono infatti uno dei 17 terapisti in tutta Italia ad eseguire un trattamento avanzato che si chiama “Fascial Counterstrain” che va a trattare proprio il tessuto connettivo interno alla colonna vertebrale.

Oltre ad un trattamento del genere molto avanzato ed estremamente efficace, può essere utile anche eseguire un allungamento della catena cinetica posteriore attraverso la metodica di rieducazione posturale Mezieres che permette di allungare e distendere la struttura vertebrale ed evitare la sintomatologia dolorosa.

metodo mezieres

Ovviamente i trattamenti devono essere individualizzati e specifici in base alle strutture nervose che sono coinvolte nel paziente; molto importante, oltre al trattamento fisioterapico ed osteopatico, la consegna di esercizi per il recupero delle attività quotidiane e consegnare all’apparato legamentoso della colonna lombare una mobilità ed evitare che il carico eccessivo non vada ad incunearsi solo nella zona del dolore e dell’ipertrofia del legamento giallo.

In quest’ottica dare ai legamenti della colonna una elasticità, favorire la mobilità della colonna ed evitare un intervento di fusione oppure un intervento chirurgico di laminectomia per liberare il disco.

Purtroppo per questa condizione, oltre alla fisioterapia sopradescritta, non è possibile scegliere un farmaco ad-hoc per il legamento o per le articolazioni intervertebrali; ciò che è possibile fare è liberare il più possibile le fibre elastiche muscolari e legamentose per cercare di tornare a delle normali attività quotidiane scegliendo il più possibile una terapia conservativa.

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Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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