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Frattura Capitello Radiale

capitello radiale
Indice dei contenuti

Hai fatto una caduta e ti sei procurato una lesione al capitello radiale?

So perfettamente quanto dolore hai e che è stato qualcosa che non ci voleva.

Ovviamente se stai leggendo questo articolo è perchè vuoi saperne di più e vuoi capire che tipo di riabilitazione devi fare.

Certo, il gomito non è qualcosa di semplice, ma vedrai che dopo che avrai finito di leggere, ti sarà tutto più chiaro.

Pronto allora?

Partiamo!

Anatomia

Prima di parlare delle cause di una frattura capitello radiale, è bene ricordare un’accenno di anatomia del gomito:
anatomia radio e ulnaL’articolazione del gomito è composta dalla parte inferiore dell’omero nelle sue due parti (troclea e condilo) e le estremità superiori delle ossa dell’avambraccio che sono il Radio e l’Ulna (con il capitello radiale e la cavità sigmoidea dell’ulna). Attraverso queste superfici è possibile il movimento di flesso estensione del gomito e di rotazione dell’avambraccio (prono-supinazione).

Grazie proprio alla parte dell’osso capitello radiale, ai legamenti tra radio e ulna e alle estremità inferiori di queste due ossa è possibile inoltre eseguire il movimento di prono-supinazione, cioè la rotazione dell’avambraccio in un senso o nell’altro.

Il capitello del radio infatti è una parte importante perchè rappresenta non solo un punto di snodo importante nei movimenti di rotazione, ma è anche un punto di ancoraggio di alcuni muscoli che agiscono sul gomito e che riflettono l’azione anche sulla mano e sulla spalla.

Ovviamente questi movimenti sono eseguiti grazie ad alcuni muscoli che coinvolgono non solo il gomito ma anche le articolazioni di spalla e polso.

Le cause

Varie possono essere le cause di una frattura capitello radialegeneralmente il meccanismo più frequente che porta a questo infortunio è una caduta sul palmo della mano aperta, in atteggiamento di frenare l’impatto con il gomito piegato. Non sempre è percepibile da parte del paziente la sensazione acustica di rottura ossea, ma avviene subito una percezione molto forte di dolore e di grande instabilità del gomito.
Questo tipo di frattura avviene in quanto il capitello radiale viene spinto con forza e con grande accelerazione contro la superficie inferiore dell’omero, generando quindi una grande forza che rompe le superfici del capitello radiale.

Questo tipo di lesione non può essere raggruppata nelle rotture classiche che capitano sull’arto superiore: la peculiarità infatti è che questo distretto ha che, questo capitello del gomito

meccanismo frattura capitello radiale

Un’altro meccanismo della frattura del gomito è un trauma diretto verso la superficie esterna dell’articolazione: questo tipo di incidente generalmente si trova durante le attività sportive o con scontro automobilistico.

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Sintomi

Come avviene per tutte le fratture, il dolore è il sintomo principale che viene avvertito da parte del paziente, con una pressochè impossibilità a ruotare l’avambraccio, rendendo quindi nulli alcuni tipo di movimento del gomito e del polso.

Sono presenti inoltre altri sintomi quali:

  • Rossore nella zona lesionata
  • Gonfiore con/senza ematoma da stravaso ematico
  • Difficoltà nei movimenti del polso e del gomito
  • Lesioni tendinee e/o capsulari
  • Possibile frattura dell’ulna
  • Possibile lesione sia vascolare sia nervosa

Frattura capitello radiale: Diagnostica e trattamento

frattura capitello radialeNel caso in cui si abbia avuto un trauma o una caduta con conseguente dolore al gomito, il consiglio è quello di eseguire una radiografia per mostrare la presenza di una frattura.
In questo tipo di trauma l’esame attraverso raggi x risulta essere l’esame più indicato per mostrare la presenza di rime di frattura e vedere se sono presenti dei frammenti ossei che si sono staccati; la Risonanza magnetica invece viene suggerita solo nel caso siano presenti dei danni ai legamenti e alla capsula.
Nei casi gravi di frattura capitello radiale può essere utile una scansione sui vari piani per individuare bene anche il trattamento chirurgico da eseguire.

In ortopedia si suddividono le fratture al capitello radiale in quattro tipologie:

  1. Frattura semplice composta con una rima di frattura
  2. Frattura ad una sola rima scomposta (frammento si sposta da dove c’è stata la lesione) oppure una frattura del collo del capitello
  3. Frattura pluriframmentaria
  4. Frattura pluriframmentaria con lussazione del gomito (si intende la perdita di contatto tra radio e omero).

Se nel primo tipo di frattura il trattamento consigliato è quello conservativo con apparecchio gessato e immobilizzazione, nel secondo e terzo tipo l’approccio è chirurgico attraverso l’utilizzo o di filo metallico oppure con viti e placche. Nell’ultimo caso, quello più grave come quadro, il trattamento può essere o attraverso una riduzione con mezzi metallici sopra citati, oppure attraverso la rimozione del capitello radiale e l’inserimento di una protesi.

Quando operare questa frattura

Questa è una domanda molto frequente che mi viene fatta quando mi trovo davanti a questo tipo di infortunio.

frattura capitello radiale quando operareSe avete avuto una caduta e avete fatto una lastra per capire l’entità della lesione, ovviamente la cosa più importante da eseguire è fare una visita con un medico ortopedico. Questo andrà a valutare tanti aspetti che riguardano il gomito e potrà formulare quindi un’ipotesi di trattamento.

Vediamo quindi quali sono gli aspetti che un medico deve valutare se operare oppure no il gomito del paziente:

  • Il tipo di frattura (frattura scomposta gomito)
  • Età del paziente
  • Possibili controindicazioni sistemiche (diabete, ipertensione, problemi di coagulazione ecc.)
  • eventuale disabilità nel caso in cui si decidesse di non operare

Generalmente nel momento in cui si ha davanti una frattura composta oppure una semplice infrazione del capitello radiale, generalmente ciò che viene consigliato è di apporre sull’articolazione un gesso e procedere in un’immobilizzazione.

Ovviamente se il capitello radiale è altamente compromessa e la disabilità sarebbe così tanto alta, l’opzione chirurgica è qualcosa che deve essere preferita.

Frattura capitello radiale: possibili complicanze

chirurgia gomitoNonostante sia una frattura abbastanza comune, altrettanto frequenti sono le complicanze che avvengono in questa parte anatomica.
Partendo dal presupposto che ciò che rende la prognosi migliore o peggiore è anche la condizione della frattura stessa, ai medici ortopedici grava il compito di saldare una struttura dotata di ampio movimento e che coinvolta in due differenti movimenti: flesso estensione di gomito e prono-supinazione dell’avambraccio.

Sono presenti quindi in alcuni trattamenti chirurgici alcuni problemi come:

  • filo metallico posizionato in maniera errata con filo che sporge verso la cute e possibile palpazione dello stesso.
  • infezione della placca o della vite
  • pseudoartrosi: in questo caso si intende una difficoltà nel consolidamento della frattura che rimane quindi fragile e non saldata.
  • lesione nervosa
  • lesione vascolare
  • ossificazione eterotopica: avviene la formazione di osso dove fisiologicamente non dovrebbe esserci
  • artrosi post-traumatica: avviene una degenerazione della cartilagine prematuramente con poi indicazione per una eventuale protesi
  • limitazione funzionale: nel caso in cui la fisioterapia non venga eseguita correttamente o per limite meccanici dovuti all’operazione, il movimento non viene recuperato completamente.
  • In casi molto gravi, dopo magari una frattura scomposta del gomito, ci possa essere anche una sublussazione del capitello radiale.

Infrazione Capitello radiale: cos’è

Fortunatamente capita che, a seguito del trauma, non ci sia proprio una lesione super complicata con un capitello radiale rotto.

Ciò che spesso avviene (non senza dolore purtroppo) è anche che ci sia una infrazione del capitello radiale, cioè una piccola lesione ossea causata dal trauma che però non ha determinato una lesione completa dell’articolazione.

Certo, è una condizione che va valutata dal medico ortopedico, ma comunque è qualcosa che necessita di attenzione e che va affrontata con scrupolo. Infatti nell’infrazione si ha questa lesione non particolarmente grave ma che necessita comunque di una immobilizzazione per almeno 25 giorni.

A questo punto poi, dopo questa infrazione del gomito, sarà bene eseguire il più tempestivamente possibile una fisioterapia.

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Infatti se non viene fatta la riabilitazione nell’infrazione del capitello radiale si possono venire a creare una serie di riduzioni di movimento e di compensi che comprendono anche la spalla e il collo.

Vi faccio leggere la meravigliosa recensione che mi ha lasciato un paziente che, come te, ha avuto una frattura del capitello radiale. Ciò che è stato importante per lui è stata l’immediata fisioterapia che gli ha permesso di recuperare in poco tempo.

Questa è la sua recensione sulla fisioterapia con me nel mio studio a Roma.

Recensione frattura capitello radiale

Frattura Gomito tempi di recupero

Molti infatti mi chiedono: “Ma dr. Di Segni, ma quanto tempo ci metto a rimuovere il braccio dopo una frattura scomposta o composta del capitello radiale?”

frattura gomito tempi di recupero

La risposta è: dipende!

 

Sì perchè in questa situazione giocano molti fattori che sono determinanti nel capire quali sono i tempi di recupero.

Sicuramente un primo fattore che può far variare il percorso terapeutico è il periodo di ingessatura del gomito.

Infatti il medico ortopedico, dopo aver visionato le vostre lastre, potrà decidere quanti giorni mantenere il gesso e bloccare il gomito.

Il periodo generalmente va dai 25 ai 40 giorni, salvo casi eccezionali.

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Un altro aspetto importante è anche il tipo di lesione:

Se si ha avuto una frattura scomposta sicuramente il tempo di recupero nella riabilitazione e nel post trauma sarà più lungo rispetto ad una infrazione. Certo è che bisogna valutare anche come i tessuti rispondono dopo alla fisioterapia e al tornare elastici e mobili.

Sicuramente un altro aspetto che può cambiare il tempo di recupero dopo questa lesione è anche la capacità del paziente di eseguire esercizi a casa. Più si è diligenti più è possibile recuperare nel minor tempo possibile con il miglior movimento.

Frattura capitello radiale: Fisioterapia

fisioterapia gomitoSia che il trattamento sia stato con immobilizzazione, sia che sia stato eseguito un intervento per ridurre la frattura, la riabilitazione e la fisioterapia di una frattura capitello radiale è FONDAMENTALE!!!

Iniziare immediatamente la fisioterapia (secondo le indicazioni del medico ortopedico ovviamente) risulta importantissimo in quanto permette innanzitutto di recuperare progressivamente il movimento e il ritorno alle attività di vita quotidiane; inoltre è importante per ridurre la formazione di tessuto fibroso e depositi calcici a livello dell’articolazione.

Recuperare da un trauma come una frattura capitello radiale è una cosa molto seria: non sempre è possibile tornare ad un recupero 100%, proprio perchè può esser presente una frattura molto importante o per un intervento chirurgico particolarmente difficile.
Innanzitutto quindi è bene recuperare l’elasticità muscolare, il movimento sia attivo che passivo; successivamente è bene riattivare la muscolatura rinforzando le strutture e recuperando anche il trofismo dei vari muscoli e dell’articolazione.

Nella fisioterapia capitello radiale la cosa fondamentale è recuperare il corretto movimento del gomito all’interno di una dinamica di movimento di tutto l’arto superiore. Una cosa infatti che molti non considerano è che se c’è stata una frattura composta al gomito ovviamente questa, oltre ai giorni necessari per recuperare nell’integrità ossea, è di vitale importanza muovere l’articolazione nella giusta maniera.

Spesso mi capita infatti di vedere pazienti che, non avendo fatto la corretta riabilitazione dopo una frattura composta capitello radiale, questi sviluppino una serie di compensi di movimento che coinvolge la spalla, il polso ed il rachide cervicale.

Esercizi da fare dopo frattura capitello radiale

Io so per certo che ovviamente tutti quanti vorrebbero iniziare, dopo una brutta lesione al gomito, una serie di esercizi per far tornare l’articolazione libera com’era prima.

Ripeto per l’ennesima volta un concetto fondamentale: iniziare il prima possibile la fisioterapia è la cosa più importante da fare!!!

Detto questo però, è anche importante iniziare a casa a fare degli esercizi per permettere a questo capitello radiale di recuperare sia il movimento di flessione che di rotazione per l’avambraccio.

Vi darò quindi alcuni esercizi semplici semplici che potrete fare per iniziare a far recuperare il movimento e recuperare un minimo di tono muscolare ai muscoli ormai addormentati e indeboliti.

Primo esercizio: Recupero della flessione passiva

Primo esercizio da fare è sicuramente quello di recuperare il movimento di flessione del gomito.

  1. Esercizi da fare dopo frattura capitello radialePer prima cosa è importante posizionare il gomito appoggiato su di un tavolo in modo che la spalla non tenga il peso dell’arto
  2. A questo punto posizionare la mano del braccio “sano” a livello del polso, poco prima dell’articolazione del polso stesso
  3. Cercare di piegare il gomito con la mano opposta alla lesione fino al punto in cui si sente tensione e dolore
  4. Una volta percepita questa sorta di “barriera” dove c’è dolore cercare di rimanere nella posizione per almeno 30 secondi, in modo che il dolore diminuisca e il corpo si abitui alla nuova posizione
  5. Cercare di recuperare ancora qualche grado di movimento andando poco oltre al limite precedentemente acquisito
  6. Riposare e riportare lentamente il gomito in posizione neutra

Secondo esercizio: recupero della forza in estensione

Dalla stessa posizione e dello stesso esercizio è possibile anche eseguire un piccolo allenamento dei muscoli estensori del gomito.

Infatti sempre con il gomito flesso è possibile eseguire, con la mano opposta alla lesione, una sorta di resistenza per “ostacolare” il movimento di estensione del gomito, cercando quindi di stenderlo il più possibile.

La resistenza non deve bloccare il movimento, bensì deve cercare di rimanere costante affinchè l’articolazione ritorni a lavorare sotto attività muscolare.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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