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Dolore all’inguine in gravidanza

dolore all'inguine in gravidanza
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Diventare mamma è meraviglioso e straordinario, purtroppo però durante la fase di gestazione è frequente riscontrare un dolore all’inguine in gravidanza che causa non pochi fastidi e che limita nei movimenti la futura mamma.

Le cause

Generalmente questo fastidio si manifesta intorno al terzo mese di gestazione, dove comincia a intravedersi un leggero “pancione” e comincia a strutturarsi un peso che grava sulla struttura addominale e pelvica della donna.
relaxina: questo ormone prodotto dalle ovaie e dalla mammella risulta essere fondamentale per la preparazione fisica della donna per il momento del parto. Questo ormone però effettua un’azione rilassante per le strutture e per i muscoli pelvici della donna, al fine di preparare il corpo al momento della nascita del bambino.
La produzione della relaxina determina un rilassamento della cervice uterina e dei muscoli, ma anche dei legamenti e della zona della sinfisi pubica.

sinfisi pubica gravidanzaProprio la sinfisi pubica risulta essere un nodo fondamentale nella causa del dolore all’inguine: la sinfisi pubica è un’articolazione costituita dall’unione delle ossa pubiche per metto di uno strato di cartilagine fibrosa; all’interno di questo strato è presente spesso una cavità, presente soprattutto nelle donne.
Durante la gravidanza quest’articolazione subisce dei cambiamenti e le ossa pubiche si allontanano permettendo al feto di ingradirsi e, durante la fase del parto, di uscire e scoprire il mondo.

Questi cambiamenti generano una seria di alterazioni durante il carico e la gestione del peso corporeo che può determinare un dolore anteriore (parleremo quindi di dolore all’inguine in gravidanza) oppure posteriore con lombalgia e possibile coinvolgimento del nervo sciatico.

Sintomi

Logicamente il disturbo principale risulta essere quello della zona inguinale, presente soprattutto durante la deambulazione.
Questo accade in quanto nella zona pelvica grava sia il peso del feto con il relativo liquido amniotico, che il peso stesso della mamma, la cui postura risulta essere logicamente alterata per permettere al pancione di farsi strada.donna con pancione Questo dolore si manifesta anche durante la palpazione proprio dell’articolazione e dell’inserzione dei muscoli adduttori.

Possono esser presenti inoltre i seguenti sintomi:

  • Alterazione della deambulazione: il passo risulta essere ondeggiante e non più omogeneo.
  • Dolore alla schiena: generalmente causato da un’alterazione dell’articolazione sacroiliaca
  • Incontinenza urinaria: fortunatamente non frequente e comunque temporanea.
  • Sensazione di scrocchio: questo è dovuto al tendine degli adduttori che durante la marcia effettuano una trazione sul pube che, a causa della relaxina, risulta essere più mobile.

La Cura

Sebbene questo disturbo risulti essere temporaneo e spesso scompaia dopo qualche settimana dal parto, la convivenza risulta essere molto limitante, soprattutto per la mamma che subisce una riduzione della facilità nel movimento.

Risulta essere molto valida una procedura assolutamente indolore e risolutiva quella di una manipolazione proprio della sinfisi pubica (come descritta nel video sottostante).

Questa tecnica permette di individuare in maniera facile tramite la palpazione la disfunzione a livello della sinfisi pubica e, con un movimento veloce e deciso, permettere attraverso la contrazione muscolare dei muscoli adduttori, un riallineamento delle superfici articolari. La futura mamma percepirà durante questo thrust (questo è il nome della tecnica ad alta velocità) una cavitazione come uno schiocco associato ad una sensazione come di una bolla che esplode.

Molto valida risulta essere anche un trattamento di allungamento della muscolatura pelvica attraverso esercizi lenti e progressivi, che permettono alla paziente di rilassare e allungare la muscolatura del bacino con una nuova sensazione di leggerezza. Potrebbe essere utile anche lavorare nella zona posteriore della schiena, con tecniche specifiche per la zona sacroiliaca nelle donne incinte.

Molto utili inoltre sono alcuni accorgimenti che la neomamma deve attuare durante le varie attività di vita quotidiane come salire da un automobile (entrare con le gambe vicine e simultaneamente, non lasciarle distanti), evitare di sollevare pesi e, se possibile, svolgere dell’attività aerobica in acqua, la quale permette in maniera veramente efficace di diminuire le tensioni a livello articolare.

Cosa aspetti a guarire dal dolore all’inguine in gravidanza?

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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