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Pavimento pelvico

Indice dei contenuti

Si sente parlare spessissimo di muscoli che possono creare molti problemi e che sono forse alla maggior parte delle persone più conosciuti.

Tutti conoscono il muscolo trapezio, il muscolo psoas, lo sternocleidomastoideo, sicuramente anche il diaframma. Ma pochi effettivamente conoscono e cosa fa il diaframma pelvico.

Sì perchè molto spesso non è conosciuto questo distretto che però svolge un’azione importantissima, anche se non ce ne rendiamo conto effettivamente della sua contrazione o attività.

Ci sono tantissimi motivi per cui è bene eseguire un allenamento o risolvere al più presto un disturbo che riguardi il diaframma pelvico e in questo articolo scoprirai:

  • Cos’è Il pavimento pelvico
  • Qual’è la sua funzione
  • Quando può bloccarsi e creare fastidi
  • Esercizi utili
  • Trattamenti efficaci

Ok, non ci resta che iniziare!

Ps. Le indicazioni sugli esercizi e sui trattamenti più specifici poi andranno ovviamente affrontati e risolti con un trattamento fisioterapico individuale con il sottoscritto. Per questo motivo non ti resta che leggere e poi contattarmi per fissare un appuntamento nel mio studio a ROMA.

Anatomia del diaframma pelvico

Cercherò di non annoiarvi molto, ma è importante fare qualche accenno sull’anatomia del pavimento pelvico. Sì perchè solamente in questo modo potrete già capire il perchè prima parlavo di “azione che non ci rendiamo conto”.

Ma vediamo quindi com’è fatto questo pavimento pelvico:

  1. diaframma pelvico anatomiaDiaframma pelvico: questo è il livello più profondo di tutto il complesso del pavimento pelvico. È composto da:
    Elevatore dell’ano: a sua volta con i fasci che vanno dall’ischio, pube e ileo fino al coccige. Questi fasci formano una specie di ventaglio con il coccige come asse centrale e con un centro fibroso tendineo che sta tra la vagina e il retto.
    Importante in questa parte ciò che rappresenta lo Hiatus Genitale cioè una sorta di foro all’interno del quale passa il retto, la vagina e l’uretra.
  2. Diaframma Urogenitale: Questo piano intermedio si trova sotto l’elevatore dell’ano ed è rappresentato come se fosse un triangolo. I vertici di questo triangolo sono le due tuberosità ischiatiche e il pube; Molto importanti sono anche i legamenti in questa zona che sono chiamati Legamenti pubo-uretrali . Al centro di questo triangolo quindi c’è un’apertura centrale dove passa l’uretra e la vagina.
  3. Strato degli sfinteri: in questa parte possiamo trovare 4 muscoli importanti che sono:
    Sfintere dell’ano
    • Bulbo Cavernoso
    Ischio Cavernoso
    • Trasverso superficiale

Vi mostro quindi questo intricato distretto in modo tale anche da farvi un’idea su come è fatto.

Questo invece è il pavimento pelvico nell’uomo.

pavimento pelvico uomo

Ossa del bacino

Anche la componente ossea è importante perchè ci aiuta a capire e a delimitare il territorio del diaframma pelvico.

Le ossa che compongono il bacino per il sono:

  • Il pube anteriormente
  • Il coccige posteriormente
  • Lateralmente le tuberosità ischiatiche
  • Sempre lateralmente ma un po’ più in alto le ossa iliache

ossa del bacino

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A cosa serve il pavimento pelvico

Ovviamente, se abbiamo un così complesso sistema muscolare a livello pelvico, il motivo sarà quello di svolgere una complessa azione. Sì perchè, dovete sapere, che poichè ci sono tanti organi e strutture delicate nella zona, questo diaframma può risentire di tanti aspetti e di tanti distretti limitrofi.

Ma a cosa serve questo distretto?

Vediamo nel dettaglio le funzioni:

Continenza urinaria

L’urina che tutti noi produciamo si forma dai reni che filtrano il sangue e poi viene raccolta nella vescica.  Questa praticamente serve a contenere questa pipì e poi, attraverso l’uretra (una sorta di tubo) viene espulsa verso l’esterno. Ecco dovete capire che il pavimento pelvico avvolge completamente la vescica e l’uretra, permettendo quindi anche la funzionalità muscolare di contenere la fuoriuscita dell’urina. Sì perchè la minzione (l’espellere l’urina) è qualcosa che avviene inizialmente in via inconscia attraverso uno sfintere interno a controllo involontario mentre poi abbiamo successivamente uno sfintere esterno questo sì a controllo volontario.

incontinenza urinaria pavimento pelvicoQuesti sfinteri fanno parte di tutto il complesso muscolare del pavimento pelvico e quindi è anche il diaframma pelvico a contribuire nel mantenere l’urina nella vescica e permettere lo svuotamento di questo solamente quando lo si richiede e quando è più corretto farlo.

Per capire meglio questo concetto infatti quando molte donne soprattutto hanno problemi in questa zona e possono andare incontro ad un prolasso vescicale che va trattato prima a livello conservativo con una fisioterapia adeguata e poi, in casi estremi, attraverso la chirurgia.

Funzione fecale

Anche nel contenimento delle feci il pavimento pelvico gioca un ruolo essenziale. Nella parte finale del tubo digerente il retto ha la capacità di accumulare le feci e poi, dando uno stimolo al cervello, provvede ad informare alcune strutture muscolari affinchè queste possano permettere l’evacuazione.

La capacità contenitiva appunto del pacchetto rettale è ad opera…indovinate di chi…ESATTO!!! Dal DIAFRAMMA PELVICO!!!

Infatti anche nella parte della continenza fecale abbiamo due sfinteri che si occupano di tenere in sede le feci fino a che il cervello non permetta il rilascio di questi e procedere alla defecazione. Il complesso sistema di contenimento delle feci è anche gestito grazie all’azione del muscolo puborettale, un muscolo a forma di fionda che, nel momento in cui è contratto, permette alle feci di rimanere nel retto.

Anche questo muscolo fa parte del perineo pelvico. Inoltre tutti quei legamenti che si trovano nella zona formano questa sorta di contenimento e forniscono sostegno nella contenzione fecale.

Pavimento pelvico e sesso

In una zona così delicata poteva non esserci un collegamento anche con gli organi sessuali e con i rapporti sessuali? Ovviamente c’è ed è anche molto importante.

Sì perchè questo gruppo di muscoli è implicato sia nell’uomo che nella donna, ma in forme leggermente diverse (visto che gli organi sono un pochino differenti…). Vediamoli meglio.

Pavimento pelvico nell’uomo e il sesso

Sicuramente nella sfera sessuale un’attività importante la svolge la mente e il coinvolgimento emotivo, ma anche in questo genere di attività il diaframma pelvico entra. Sì perchè è solamente grazie alla partecipazione di muscoli e legamenti della zona che è possibile che l’uomo raggiunga prima l’erezione e poi culmini con l’eiaculazione.

Questo avviene perchè c’è un’intensa attività contrattile nell’uomo che aiuta, durante la penetrazione, affinchè ci sia un corretto rapporto sessuale.

Diaframma Pelvico e sesso femminile

E le femminucce?! Certo che anche loro hanno una partecipazione molto importante nel sesso. Come per l’uomo (ma forse ancora di più) la sfera emotiva e psicologica gioca un ruolo predominante nella possibilità di avere un rapporto sessuale corretto e senza problemi.

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dolore pavimento pelvico dopo rapportoDurante la penetrazione infatti, sono proprio questi muscoli che avvolgono e accolgono la vagina a permettere che questo atto venga eseguito senza grossi problemi. Infatti con il rilasciamento della muscolatura del diaframma pelvico.

La cosa però non finisce quà. Sì perchè solamente attraverso una contrazione muscolare ritmica di tutti quei tessuti intorno alla vagina che è possibile che la donna raggiunga l’orgasmo.

La gravidanza ed il parto

pavimento pelvico gravidanzaOvviamente nel momento in cui una donna rimane incinta, il suo corpo e la conformazione del suo bacino cominciano a cambiare. Abbiamo già parlato nell’articolo sul dolore all’inguine in gravidanza come ci siano grandi cambiamenti a livello ormonale e che permettono al bacino di modificare la sua struttura.

Ma sicuramente è nel parto e nella gestione del peso del feto che il pavimento pelvico trova un chiaro esempio della sua importanza.
Durante il parto infatti questi tessuti si devono rilasciare per permettere al feto di fuoriuscire all’esterno.

Avete presente quando nei film si vede in sala parto il medico o l’ostetrica che dice “signora spinga! Spinga!”. Ecco non è che lo dicono tanto per, ma perchè sono i muscoli del diaframma pelvico a provvedere alla spinta verso l’esterno del sacco amniotico e del piccolo bebè che avrà luce a breve.

Facile quindi capire che questi muscoli, oltre ad avere una forza molto intensa, possiedono anche una buona capacità elastica per permettere al feto di fuoriuscire. É proprio grazie a questa elasticità che poi, nella fase post-partum, è importante eseguire un rinforzo e un recupero della contrattilità del diaframma pelvico.

Funzione di sostegno alla lombare

Sono molto intimi i rapporti tra vertebre lombari, perineo e sostegno pressorio.

diaframma pelvico e zona lombareDobbiamo immaginare infatti tutti questi muscoli e legamenti come se fossero una sorta di amaca su cui sono poggiati i visceri addominali (oltre che a partecipare nella contenzione).

Ecco, se questa base di appoggio non è forte, c’è una discesa ed una diminuzione della capacità di resistere alle pressioni. Questo ovviamente quindi si traduce con una diminuzione del sostegno per la zona lombare con conseguenti problemi ai dischi (come nel caso di una irritazione al nervo sciatico).

Quando si starnutisce, si tossisce o quando si fanno tutti quei movimenti che implicano un’attività della parete addominale, è proprio il diaframma pelvico a provvedere di contenere e gestire le pressioni addominali affinchè non spingano i visceri verso il basso.

Quindi capite bene come anche da un punto di vista puramente muscolare e strutturale il perineo svolge un’azione essenziale per la salute di ognuno di noi.

Quando il diaframma pelvico può creare fastidi

Abbiamo fino adesso parlato delle varie funzioni che il diaframma pelvico svolge e in quali distretti diciamo “ci mette lo zampino”.

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Ora vediamo quindi quelle situazioni che il diaframma pelvico può creare scompensi e per quale motivo è bene intervenire efficacemente.

Il perineo infatti può essere implicato in tante situazioni che vi assicuro sono più frequenti di quello che credete.

Sì perchè tante donne hanno tanti, troppi problemi che creano dei rapporti sessuali dolorosi o con ridotta sensibilità.
Molte donne infatti pensano che tanto “non si può fare nulla, si è costretti a provare poco piacere”.

Assolutamente no!

Quando il pavimento pelvico infatti è bloccato o disfunzionale, è bene intervenire su quei tessuti affinchè anche l’aspetto sessuale venga liberato e sia libero da fastidi. Avere una buona consapevolezza e anche una buona tonicità del proprio perineo aiuta quindi ad avere una capacità di provare piacere e di vivere la propria sessualità in maniera più semplice e consapevole.

Ovviamente c’è da dire che il diaframma pelvico, con l’avanzare dell’età, può andare incontro ad una diminuzione di tonicità e di capacità di contenimento.

prolasso vescicale diaframma pelvicoCon la menopausa infatti, il cambiamento ormonale evoca un cambiamento anche della capacità contrattile del perineo. Questo quindi, se associato ad un parto negli anni precedenti senza un adeguato trattamento della zona pelvica, genera una discesa degli organi come nel caso dell’utero o del prolasso vescicale.

Abbiamo accennato inoltre al parto durante l’età giovanile; ecco anche durante il parto ci può essere un trauma non indifferente che può coinvolgere e lesionare il perineo.

Sì perchè a volte il feto, se non riesce a passare all’interno del canale, necessita di ulteriore spazio. Questo spazio viene ricavato attraverso un’incisione dei tessuti perineali con un taglio che viene chiamato Episiotomia cioè un taglio proprio del perineo per allargare l’orifizio vaginale.

Quindi anche nelle donne dopo un parto è bene andare a lavorare e ad interfacciarsi subito con questi tessuti, per permettere di recuperare il prima possibile la normale funzionalità.

Riassumiamo quindi i problemi che possono essere evocati da un problema al pavimento pelvico.

Per la donna può esserci:

  • Incontinenza urinaria
  • Vescica Iperattiva (i muscoli che svuotano la vescica si iperattivano determinando quindi un continuo svuotamento urinario)
  • Prolasso Uterino
  • Prolasso Vescicale
  • Dolori in zona pelvica durante rapporti sessuali
  • Incontinenza fecale
  • Disturbi legati alla gravidanza o nel post-partum
  • Disturbi legati anche alla cicatrice del cesareo
  • Sensazione di costrizione nel bacino

Nell’uomo invece possiamo avere:

  • Incontinenza urinaria
  • Difficoltà nell’eiaculazione
  • Disfunzioni erettili
  • Disturbi nell’evacuazione fecale
  • Esiti di rimozione della prostata
  • Dolori pelvici vari

Riabilitazione pavimento pelvico

Parliamo ora ad un aspetto molto importante per quanto riguarda la cura per il dolore pelvico : la riabilitazione.

Sì perchè è solamente attraverso una corretta riabilitazione e una fisioterapia adeguata che è possibile interagire efficacemente con il perineo.

Quale figura migliore del FISIOTERAPISTA per riabilitare i muscoli? Infatti la riabilitazione del pavimento pelvico è composta da varie fasi che si compongono sia da una parte attiva che il professionista esegue e poi con una serie di esercizi che il paziente deve fare a casa per conto suo.
Vediamo quindi nel dettaglio come funziona questa fisioterapia e come migliorare efficacemente il fastidio al diaframma pelvico.

Fisiokinesiterapia per il perineo

Abbiamo detto come ci sia una componente terapeutica con il diaframma pelvico che il fisioterapista deve attuare per far sì che il paziente cominci a stare bene. Anche se sembra qualcosa di appannaggio maggiore verso le donne, anche gli uomini beneficiano di molto dell’intervento fisioterapico in queste situazioni.

riabilitazione pavimento pelvicoIn questo senso amo, nel momento in cui si inizia un trattamento per un pavimento pelvico contratto e che crea problemi, iniziare a lavorare dalla colonna.
Sì, parto da lontano per il trattamento perchè la componente muscolare del perineo riceve comunque una innervazione ed un comando proveniente dalla zona dorsale e lombare.

Il mio ragionamento è questo: se c’è un blocco magari proveniente dalla colonna lombare per esempio, chi mi dice che il disturbo che il paziente riferisce come un dolore al perineo non sia l’irritazione di ciò che c’è a monte?

Faccio questa premessa perchè andare ad analizzare e trattare direttamente la zona del diaframma pelvico a volte può essere una strategia non sempre consigliabile. All’interno del mio studio a Roma per esempio valuto il paziente facendo una scansione ed una valutazione funzionale andando a comprendere quindi anche l’apporto della colonna lombare e dorsale.

Quale fisioterapia per il pavimento pelvico

Partiamo da un presupposto, non esiste una metodica esclusiva per la riabilitazione del pavimento pelvico. Esistono una serie di approcci terapeutici che permettono quindi di interfacciarsi efficacemente con il pavimento pelvico.

Personalmente amo molto relazionarmi al paziente con questo tipo di problemi  partendo inizialmente dalla colonna dorsale e lombare.

Sciatica come curarla
Il Dr. Daniel Di Segni mentre esegue una Manipolazione per liberare la zona lombare e i tessuti sottostanti

Infatti trovano una grande applicazione in questo genere di situazioni le manipolazioni vertebrali. Sì perchè attraverso una manovra HVLA sarà possibile scatenare tutti quei meccanismi curativi e che coinvolgono non solo il distretto vertebrale ma anche tutti i distretti che vengono innervati proprio da quella zona.

Inoltre sono molto utili anche gli approcci con la tecnica Mulligan: attraverso un approccio dolce e senza dolore sarà possibile andare a liberare tutti quei distretti che, con i loro muscoli e articolazioni, possono andare ad interferire sulla mobilità del diaframma pelvico.

Inoltre non bisogna dimenticare assolutamente ciò che riguarda il trattamento che io stesso applico con enorme successo ed è l’approccio con la metodica Americana di Strain Counterstrain. In questo modo sarà possibile resettare completamente l’afferenza proveniente dal pavimento pelvico contratto e quindi sarà possibile allentare la tensione nella zona.

Ma se io ho una contrattura al pavimento pelvico?

Certo che una contrattura al pavimento pelvico può creare non pochi problemi. Infatti in questo caso è possibile andare, attraverso un tipo di approccio manuale specifico, andare a rilassare senza grandi problemi la muscolatura perineale donando sin dal primo appuntamento un beneficio importante al paziente con questo genere di fastidi.

Infatti una contrattura al pavimento pelvico deve essere assolutamente trattata da personale qualificato e che sa quali sono le zone interessate, avere una corretta manualità e percepire il tessuto bloccato. Solamente attraverso questa palpazione e questo tipo di trattamento sarà possibile ridurre questo perineo contratto e donare al paziente una libertà e una leggerezza pelvica.

Esercizi pavimento pelvico

Questi forse sono la vera e propria riabilitazione per tutti quelli che hanno dolore al pavimento pelvico. Sì perchè il terapista, in una condizione di dolore e problemi al diaframma pelvico, si trova molto spesso non solo ad una desensibilizzazione della parte, ma anche una vera e propria debolezza di tutti i muscoli.

Veniamo ora a parlare di ciò che va fatto con gli esercizi specifici per il pavimento pelvico.

Esercizi di respirazione e diaframma pelvico

Ora voi direte “ma che c’entra la respirazione con il diaframma pelvico?!”

La risposta è che respiro e dolore pelvico c’entrano e anche tanto.
Ricordate prima quando vi parlavo del pavimento pelvico che è collegato alla zona lombare e che serve a mantenere e a sostenere tutta la zona addominale?

Ecco, dovete sapere quindi che il diaframma esercita sulla zona addominale (e quindi anche sul perineo) una grande attività di gestione delle forze e della distribuzione di pressioni.

Esercizi respirazione pavimento pelvicoDovete sapere che il diaframma è vero che è posto a livello della gabbia toracica, ma ha una innervazione proveniente dalle vertebre cervicali ma soprattutto una inserzione a livello dei dischi e delle vertebre lombari. Quindi andare a rilasciare e lavorare con la respirazione in questo genere di fastidi risulta essere fondamentale per allentare le tensioni che gravano sul perineo.

Inoltre c’è da fare una considerazione molto importante.

Molto spesso chi soffre di questo genere di problemi pelvici presenta anche un problema di mancanza di controllo e di sensibilità nella parte.

Questo avviene non perchè gli sono stati tagliati i nervi che fanno sentire quella zona, ma semplicemente perchè avviene come una sorta di separazione della sensibilità di quella parte.

Assisto quindi a molti pazienti, sia uomini che donne, che non hanno minimamente la capacità contrattile e non sanno percepire gli stimoli provenienti da quella zona.

É fondamentale quindi in prima istanza cercare di recuperare, anche attraverso una respirazione diaframmatica, recuperare il controllo della contrazione del diaframma pelvico e soprattutto sentire di nuovo quella zona sotto la nostra influenza.

Per questo motivo vi suggerisco anche questo video ben fatto dove si spiegano anche alcuni esercizi per il pavimento pelvico abbinati alla respirazione.

Esercizi di Kegel per il pavimento pelvico

Affrontiamo ora un aspetto che riguarda da vicino tutte le persone che presentano un dolore ed un problema riguardante il pavimento pelvico.

Sì perchè, come abbiamo detto, la cosa migliore da fare in questo genere di disordini è cercare di recuperare la contrazione e la motilità corretta del diaframma pelvico; in questo senso ci vengono in aiuto ciò che generalmente vengono utilizzati proprio a questo scopo.

esercizi kegel pavimento pelvicoVengono chiamati Esercizi di Kegel (prendono il nome dal ginecologo che li ideò) e servono proprio a tonificare e a riportare la corretta funzionalità nelle donne che hanno un problema pelvico.

Ma come funzionano questi esercizi?

Funzionano attraverso una messa in contrazione dei muscoli del pavimento pelvico affinchè vengano ripristinate le normali funzioni di contenimento e di assorbimento del perineo.

Ovviamente questi esercizi trovano una grande possibilità di attuazione sopratutto dal pubblico femminile, ma come vedremo dopo anche gli uomini possono beneficiarne.

Vediamo quindi cosa sono e come vanno eseguiti.

Come fare gli esercizi per il pavimento pelvico

Affrontiamo ora alcuni esercizi che devono essere eseguiti dai pazienti con questo genere di disturbo.

Il mio consiglio è, prima di tutto, interfacciarsi con un terapista specializzato in questo genere di trattamento per strutturare al meglio questo genere di esercizi ed eseguire in maniera corretta quindi una riabilitazione del pavimento pelvico.

La prima cosa da fare è innanzitutto acquistare questi strumenti che ci aiuteranno nell’esecuzione degli esercizi per rinforzare il diaframma pelvico.

Questi sono una sorta di piccoli “pesetti” che devono essere introdotti all’interno del canale vaginale/anale in modo da dover resistere e rinforzare le pareti muscolari.

Vediamo quindi cosa è necessario fare:

  1. Prima di tutto eseguire un completo svuotamento della vescica, che non deve quindi lavorare con all’interno dell’urina “stantia”
  2. Inserire all’interno della parete vaginale/ anale il dispositivo precedentemente acquistato. Questo potrà essere inserito come se fosse un assorbente interno (infatti presenta anche un cordoncino per la rimozione in sicurezza e con facilità).
  3. A questo punto è necessario iniziare a stringere la muscolatura pelvica. In questa fase è necessario contare (all’inizio consiglio di mantenere una contrazione di 5 secondi, ma poi, una volta allenati, sarà possibile aumentare il tempo di contrazione e mantenimento). Importante in questa fase di eseguire una messa in tensione della muscolatura affinchè questo conetto non fuoriesca.
  4. Rilasciare completamente la muscolatura affinchè i muscoli possano recuperare la forza per una successiva contrazione. Generalmente il tempo in cui il paziente deve recuperare è il doppio dei secondi in cui ha stretto i muscoli (se avete mantenuto per 5 secondi, riposatevi per 10).
  5. Eseguire questo tipo di esercizio con serie da 10 volte almeno 3 volte al giorno.

Questi esercizi rappresentano, insieme ad un inquadramento iniziale con il fisioterapista, uno strumento molto valido nella gestione del dolore pelvico.

Ovviamente questi sono i passi per eseguire una corretta esecuzione degli esercizi di Kegel. Ciò non vi blocca però anche di eseguire alcuni esercizi per il perineo anche senza strumenti.
In questo video è possibile quindi eseguire alcuni esercizi proprio senza alcun ausilio portando già con questi un benessere nella zona.

Ma anche l’uomo può fare esercizi per il pavimento pelvico?

Certo che sì! Ovviamente questo tipo di strumenti sono ottimi anche nella gestione di tutti quei disturbi che riguardano l’uomo e che necessitano di alcuni esercizi specifici. Nel caso dei maschietti i pesetti vanno inseriti all’interno dell’orifizio anale.

La modalità di esecuzione rimane la stessa, ma ovviamente con indicazioni terapeutiche differenti. Infatti l’uomo potrà beneficiare degli esercizi per il pavimento pelvico nelle situazioni come:

  • dopo una rimozione della prostata (prostatectomia)
  • Incontinenza urinaria
  • Eiaculazione precoce
  • Disfunzioni erettili
  • Tutte quelle problematiche che coinvolgono la sfera sessuale

Ci sono rischi in questi esercizi per il diaframma pelvico?

Assolutamente no!

Questo tipo di approccio, come mostrato da numerose pubblicazioni in ambito scientifico, rappresentano la terapia d’elezione in tutti quei disturbi che riguardano il pavimento pelvico.

L’unico rischio che c’è è di eseguire male gli esercizi e dare quindi una informazione errata al sistema di controllo del distretto del perineo.

Per questo motivo è FONDAMENTALE affidarsi alle cure di un fisioterapista specializzato.

Parlavamo quindi dei pericoli che ci possono essere nell’esecuzione errata degli esercizi. Beh, eseguire una contrazione errata può portare in effetti ad un problema come per esempio la perdita maggiore dell’urina in tutte quelle persone che ne soffrono.

Sì perchè se c’è un sovrallenamento, la muscolatura si stanca e non ce la fa ad eseguire la normale attività di controllo e contenzione urinaria. Per questo motivo è possibile eseguire i cambiamenti dei pesetti e della resistenza solamente con il controllo di un fisioterapista specializzato.

Fonte: PUBMED

Biofeedback per pavimento pelvico

Un altro aiuto per la gestione e la riabilitazione del pavimento pelvico viene anche dall’utilizzo del biofeedback. Vediamo insieme come funziona e come si può utilizzare per questo distretto.

Come funziona il biofeedback per il diaframma pelvico

Il biofeedback non è nient’altro che un misuratore della contrazione muscolare di un distretto. La peculiarità di questo tipo di oggetto è la capacità, attraverso l’utilizzo di una sonda posizionata all’interno del canale vaginale, di registrare e far percepire al paziente quanto si sta contraendo il distretto.

biofeedback pavimento pelvico

Questo aiuta a capire e a migliorare la capacità contrattile del pavimento pelvico attraverso un riferimento sia visivo (sullo schermo del biofeedback), uditivo (in base al suono che viene registrato ed emesso dal dispositivo) ma anche sensoriale.

Questo quindi aiuta a migliorare e a monitorare la contrazione dei muscoli del pavimento pelvico permettendo quindi di eseguire un programma di allenamento specifico.

É uno strumento eccezionale per la capacità di reclutamento dei muscoli perineali; purtroppo però il costo non è molto accessibile.

Elettrostimolatore pavimento pelvico

Inserisco alla fine di questo lungo articolo ciò che invece si utilizza molto nel campo della riabilitazione e ginnastica del pavimento pelvico. Sì perchè anche l’utilizzo di elettrostimolatori rientrano nel campo della fisioterapia per il perineo.

Questo tipo di strumento nasce dal fatto di cercare di recuperare un’attività muscolare ormai ridotta per donare un po’ di attività “esterna” a quei muscoli che non riescono a contenere e a svolgere le funzioni che abbiamo spiegato prima.

Ecco quindi che nasce l’idea di usare una sonda specifica che permette, con alcuni programmi, di allenare passivamente i muscoli del diaframma pelvico.

Di per sè l’idea è anche buona, perchè facilita la contrazione muscolare in tutti quei pazienti che hanno un vero e proprio danno alla zona e che non riescono minimamente a contrarre nulla. Ciò che però a me suscita qualche dubbio è che questo tipo di contrazione è indotta, cioè esterna.

Se da una parte quest’attività permette di risvegliare e ridonare all’inizio una buona contrazione perineale, nel lungo periodo determina una diminuzione del cervello di contrarre i muscoli (perchè tanto vengono indotti a contrarsi esternamente).

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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