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Cos’è il Nervo Sciatico, anatomia e cause dell’infiammazione

Nervo sciatico che cos'è, la sua anatomia e cause dell'infiammazione
Indice dei contenuti

Il nervo sciatico, o nervo ischiatico (nervus ischiadicus), è un importante nervo periferico pari, cioè organizzato a coppie (in questo caso abbiamo il nervo sciatico sinistro e destro) che ha origine nel midollo spinale nella parte bassa della schiena, si estende dal gluteo passando dalla parte posteriore della gamba fino al piede.

Anatomia e decorso del nervo sciatico

nervo sciatico decorso
La zona della gamba coperta dall’innervazione del nervo sciatico.

Oltre ad essere il più grande e lungo, probabilmente è il nervo più conosciuto in quanto è quello spesso coinvolto nel mal di schiena; origina nella parte bassa della colonna cioè dalla zona lombare dai nervi spinali lombari e sacrali che escono dai forami L4-L5-S1-S2-S3.
Dopo la riunione delle varie emergenze questo grande nervo scende lungo gli arti inferiori passando sotto alla zona dei glutei ( più precisamente al di sotto del muscolo piriforme) andando poi a passare tra il grande trocantere del femore e la spina ischiatica; andando ancora verso il basso e verso la parte centrale della coscia.
A questo punto nel momento in cui passa tra i muscoli ischiocrurali si dirige verso il l’articolazione del ginocchio nella sua parte posteriore; qui importante focalizzarsi in quanto il questo nervo nella zona poplitea si suddivide in due rami che sono:

  • Nervo Sciatico popliteo interno: suddiviso poi anche in Nervo tibiale che si occupa di andare a comandare la zona dei muscoli del polpaccio e della pianta del piede.
  • Nervo sciatico popliteo esterno: (detto anche nervo peroneo comune) che si occupa di innervare la componente anteriore della gamba con la funzione di alzare la punta del piede ed eseguire quindi una flessione dorsale.

C’è da precisare che questo grande nervo si occupa non solamente dell’aspetto motorio ma anche di ricevere la sensazione dolorifica, termica e tattile del territorio sopra descritto in quanto ha nervi gamba che ricevono molte informazioni.

Cos’è l’infiammazione del nervo sciatico?

Dopo aver parlato dell’anatomia, cosa fondamentale da descrivere è come questo nervo possa andare incontro ad una irritazione e ad infiammarsi.

Infatti l’attacco di dolore che viene comunemente descritto non sempre è una condizione che riguarda specificatamente il nervo, bensì solamente il territorio di innervazione.

Conosciuta comunemente come sciatica o sciatalgia, l’infiammazione del nervo sciatico è una condizione in cui si avverte dolore vicino o lungo il decorso del nervo sciatico e, solitamente, colpisce dai 40 anni in poi con prevalenza dei casi negli uomini rispetto alle donne.

Quando parliamo genericamente della sciatica o del dolore sciatico parliamo quindi di una condizione dolorosa che interessa la radice della struttura nervosa e che proietta un dolore e un forte deficit di movimento ai muscoli che sono innervati proprio da questo nervo.

Quali sono le cause dell’infiammazione del nervo sciatico?

Le cause più comuni di una sciatalgia:

  • Ernie e protusioni discali
  • Stenosi del canale e stenosi foraminale
  • Sciatalgia vera, falsa oppure mista
  • Mantenimento di Posture errate
  • Tumori
  • Gravidanza in fase avanzata
  • Infezioni
  • Malattie Neurologiche
  • Disfunzioni Viscerali
  • Bacino non allineato
  • Problemi al bacino, all’anca o alla colonna vertebrale

Ernie e protusioni discali

ernia lombare nervo sciatico
erniazione lombare

Statisticamente questo tipo di condizione è quella che può irritare di più e creare una sensazione dolorosa di questo genere. Infatti sia nei casi di protrusione discale lombare che di fuoriuscita erniaria il disco è responsabile di una irritazione alla radice nervosa, che in questo caso si localizza nella zona lombare. Questa irritazione non solo produce una sintomatologia dolorosa come abbiamo descritto precedentemente, ma anche un deficit motorio e sensitivo nella zona di innervazione.

Stenosi del canale e stenosi foraminale

La stenosi spinale si verifica quando l’area in cui si trova il midollo spinale si riduce e questa compressione può causare dolore alle gambe e debolezza muscolare.

La stenosi foraminale invece porta ad un restringimento a carico del forame di coniugazione, ovvero il piccolo foro tra due vertebre da cui escono le radici nervose dei nervi spinali, in questo caso quelle del nervo sciatico. Questo porta allo stesso tipo di disturbi della stenosi del canale midollare: dolore e debolezza muscolare.

Sciatalgia Vera, falsa o mista

In medicina è possibile suddividere una componente irritativa a carico del nervo sciatico classificandola in sciatalgia vera, falsa oppure mista.

Parliamo di sciatica “Vera” nel momento in cui si parla di una problematica che effettivamente è causata dall’irritazione della radice nervosa a livello della schiena e che si ripercuote lungo il nervo fino ad arrivare al piede.

trigger point medio gluteo sacroileiteLa sciatalgia “FALSA è invece una disfunzione che comprende il tessuto muscolare e che mima un disturbo sciatalgico. Nel caso in cui si attivino questi trigger point a livello della muscolatura del gluteo, questi hanno la capacità di emanare un dolore lungo l’arto inferiore proprio nella stessa zona di innervazione del nervo in esame e determinare anche una sintomatologia dolorosa importante.

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E la Sciatica “mistainvece cos’è?
La condizione mista è quella condizione caratterizzata da un problema legato o ad una disfunzione dell’articolazione sacroiliaca con una sospetta infiammazione oppure una sorta di intrappolamento del nervo sciatico non a livello della sua radice nervosa, bensì da un blocco della muscolatura a livello più periferico (come la sindrome del muscolo piriforme) che, andando in disfunzione, tende quasi a “strozzare” il nervo determinando una sintomatologia dolorosa come da irritazione nervosa.

Posture errate

cattiva posturaPassare per tanti anni la propria giornata lavorativa fermi davanti ad un computer (magari in posizioni errate ) non porta sicuramente uno stato di salute alla zona del nervo ischiatico.
Le varie posture che ognuno di noi adotta durante la giornata e durante le proprie attività di vita quotidiane influiscono ovviamente sullo stato di salute non solo di nervi ma anche dei dischi intervertebrali e dei muscoli.

Questo genere di posture arrecano uno stress non indifferente a livello delle vertebre lombari che sono sottoposte ad una forza di taglio e quindi una maggior predisposizione ad erniare verso il canale midollare.

Tumori

Fortunatamente sono condizioni rare ma che devono comunque esser incluse. A volte un tumore spinale o una massa che si sviluppa nella zona limitrofa all’emergenza dello sciatico può determinare un dolore alla gamba e che va diagnosticato il prima possibile con esami radiologici adeguati.

Gravidanza in fase avanzata

dolore osso sacro gravidanza
Alterazione biomeccanica della zona lombare e sacrale durante la gravidanza

Il cambiamento strutturale della donna durante la gestazione rende il corpo più suscettibile alla compressione radicolare con conseguente sciatalgia. Durante il parto sia la posizione che assume la donna per sopportare il peso del feto sia la pressione dei visceri sulla zona lombare che sono distesi creano una serie di tensioni che si scaricano a livello della colonna lombare. Lo spostamento del baricentro infatti grava sulla posizione delle varie vertebre lombari inducendo una forza di taglio e compressiva molto importante.

Infezioni

Una infezione da stafilococco può determinare un quadro di spondilodiscite, una condizione molto grave caratterizzata dal coinvolgimento  del disco intervertebrale con formazione di ascesso infettivo; questo determina una sintomatologia dolorosa molto importante, limitando il mantenimento della stazione eretta e di quella seduta costringendo quindi il paziente ad un periodo di immobilità con alterazioni di valori ematici e un quadro di dolore lombare e periferico.

Malattie Neurologiche

Sono da annoverare purtroppo anche malattie neurologiche come causa di irritazione o dolore. Un esempio è quello della sclerosi multipla che, in una fase acuta, può mostrarsi con un dolore lungo il percorso sciatico; in questa condizione il medico neurologo deve iniziare sin da subito a ricercare e ad eseguire una corretta diagnosi con la correlata terapia farmacologica e riabilitativa.

Disfunzioni viscerali

Spesso un dolore somatico percepito a livello dei muscoli, delle articolazioni o in un punto preciso a carico dello scheletro può essere imputato ad una disfunzione viscerale.
Ma cosa si intende per “disordine Viscerale”?
Si intende una condizione per la quale i vari pacchetti connettivi che avvolgono i visceri non riescono a trasmettere in maniera ottimale le varie tensioni pressorie e di movimento determinando quindi uno stimolo che viene raccolto dalle terminazioni nervose. Generalmente gli organi che possono dare questo genere di disturbi sono il colon, il pacchetto mesenteriale, vescica, utero e reni.

Problematiche al bacino, all’anca o alla colonna vertebrale

Tra le cause che possono portare, nel lungo periodo, a soffrire di sciatica ci sono anche tutte quelle anomalie strutturali che possono essersi create a carico del bacino, delle anche o della colonna vertebrale. Non è raro riscontrare una forma di sciatalgia nei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico all’arto inferiore e che questo li ha lasciati con una differenza di lunghezza dell’arto: questo ovviamente si ripercuote anche a carico del bacino e della colonna lombare la quale cerca di accomodare questa differenza di altezza con una deviazione assiale che porta ad un sovraccarico di alcuni dischi intervertebrali.

Un altro discorso sono  le scoliosi, cioè delle deviazioni assiali della colonna che portano non solo ad una gestione del carico corporeo errata con conseguenti discopatie, ma anche quella di avere una serie di anomalie muscolari che possono indurre dolore.

Sintomi dell’infiammazione del nervo sciatico

Andiamo ora ad osservare quali sono i vari sintomi di chi soffre di una sciatica, intesa come compressione e conseguente infiammazione legata al nervo. Solitamente i sintomi sono monolaterali, colpiscono cioè solo un ramo del nervo.

  • Dolore dalla zona lombare fino alla gamba
  • Intorpidimento di tutta la gamba
  • Formicolio all’arto inferiore
  • Debolezza muscolare
  • Sensazioni alterate
  • Bruciore oppure scosse elettriche
  • Fascicolazioni
  • Difficoltà a camminare e a stare in piedi
  • Disturbi motori e sindrome della cauda equina

 

Dolore dalla lombare fino alla gamba

sintomi infiammazione del nervo sciaticoProbabilmente è il sintomo più comune e quello che risulta essere il più invalidante per il paziente. La condizione dolorosa è qualcosa che il paziente percepisce dalla zona lombare con un grande dolore intenso, quasi come se fosse un coltello conficcato nella schiena; dalla bassa schiena ecco che scende lungo l’arto inferiore nella parte posteriore della coscia fino ad arrivare al piede, cioè percorrendo tutto il decorso stesso del nervo.

Intorpidimento della gamba

Altro sintomo molto ben conosciuto è quello dell’intorpidimento della gamba. Nei casi di un disturbo che coinvolga la struttura nervosa questa viene a mancare in quanto c’è un danno assonale o di segnale proveniente dalla radice del nervo stesso. Si ha una sensazione alterata della gamba come se fosse stata compressa per tanto tempo, come per un’alterazione del flusso sanguigno; questo aspetto è da tenere in grande considerazione in quanto permette non solo di valutare una determinata terapia e soluzione della sciatalgia ma anche per avere una idea approssimativa della condizione del nervo nella sua distribuzione nella gamba.

Formicolio all’arto inferiore

Questo tipo di alterazione della sensibilità è qualcosa che purtroppo riguarda spesso chi soffre di compressione del nervo sciatico: infatti è determinato dall’irritazione del nervo che viene genera un particolare senso di formicolio che riguarda tutto o parziale decorso dello stesso. Questo tipo di formicolio può esser dato anche da una alterazione della sensibilità e può riguardare non solo l’eventuale danno dovuto da una discopatia che irrita il punto da cui fuoriesce il nervo, ma anche da un tipo di tessuto connettivo presente nella gamba che, per vari motivi, può addensarsi e “intrappolare” il troncone nervoso lungo il suo percorso.

Debolezza muscolare

Debolezza muscolare da sciatalgiaLa debolezza muscolare è qualcosa che riguarda proprio la funzione del nervo: infatti quest’ultimo non ha solamente il compito di ricevere l’informazione sensoriale proveniente dalla periferia e inviarla al midollo e al cervello, ma anche la funzione di dare il comando motorio ai muscoli affinché questi possano eseguire una contrazione. Nel caso in cui ci sia qualcosa che interferisce con il segnale elettrico la contrazione muscolare diventa più difficoltosa in quanto il segnale proveniente dal cervello che induce il muscolo a contrarsi risulta rallentato. Conseguentemente quindi questo determina, anche in combinazione con il dolore, ad una difficoltà a reclutare i vari muscoli durante le attività motorie con successiva debolezza muscolare.

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Sensazioni alterate

Altra problematica è l’alterazione di sensibilità. Infatti molto spesso si trova difficoltà a descrivere quello che si prova, che risulta essere un misto tra riduzione della sensibilità (intesa soprattutto verso le dita dei piedi) oppure una sensazione di increspatura interna dei tessuti , come se ci fosse stata una bruciatura nella zona che lascia quella zona poco reattiva agli stimoli tattili.

Bruciore oppure scosse elettriche alla gamba

Sintomo associato alla compressione del nervo sciatico sicuramente è quello di avvertire lungo l’arto inferiore,  un senso come di bruciore all’interno dei tessuti. Spesso può esser accompagnato anche ad una condizione legata all’avvertire come una serie di scosse elettriche nei tessuti interni ai muscoli, come se si venisse colpiti sulla pelle da un taser elettrico.
L’alterazione e l’emanazione di queste sensazioni nascono proprio dall’irritazione a carico della radice nervosa responsabile della sciatalgia la quale, per risposta all’edema che si viene a creare, emana una sorta di conduzione nervosa alterata che risulta essere particolarmente fastidiosa e dolente per il paziente affetto da questa condizione.

Fascicolazioni

Per fascicolazioni si parla di una sorta di vibrazione spontanea ed incontrollata da parte dei muscoli, in questo caso nei muscoli posteriori innervati dal suddetto nervo. Questa condizione è in ambito neurologico, una situazione che deve allarmare di molto il paziente e il medico perché proprie anche di patologie ben più gravi come la SLA ma che in questo caso simboleggiano una sofferenza che viene portata anche a livello muscolare. Questa sorta di rapida e incontrollata contrazione di alcune fibre muscolari al di sotto della pelle porta ad avere queste situazioni anche a riposo cioè senza movimento delle articolazioni. Ricordiamo come queste siano sintomo comunque di una sofferenza a livello del nervo, analizzabile con l’esame della elettromiografia.

Difficoltà a Camminare e stare in piedi

dolore a stare in piediSolitamente è dato da una condizione di discopatia che, premendo e irritando la radice del nervo, aumenta la sua condizione di peso nella zona nel momento in cui c’è la gravità, stando quindi in piedi, andando a peggiorare la sintomatologia dolorosa.
Inoltre il camminare è particolarmente dolente in quanto, durante la marcia, la schiena deve comunque accompagnare il movimento delle gambe e del bacino ma, nel momento in cui è presente uno spasmo muscolare importante, tutto questo è difficoltoso e doloroso per il paziente.

 

 

Disturbi motori e sindrome della cauda equina

Ogni nervo non solo si occupa di ricevere la sensibilità dalla periferia e portare il segnale verso il cervello, ma anche di portare lo stimolo motorio proveniente dal cervello e dal midollo spinale verso i muscoli per farli contrarre e permettere il movimento. Se è presente in una qualche problematica che coinvolge il nervo sia a livello periferico che a livello della radice nervosa, può esserci un danno che non permette al muscolo di avere un corretto segnale di contrazione. Questo quindi si traduce anche in una debolezza e in una deambulazione alterata; generalmente a esser indebolito è il segnale che porta il piede ad andare con la punta in su, determinando una deambulazione con un piede “equino”.

Un’altra condizione che può capitare, fortunatamente rara, è un disturbo che coinvolge al zona sacrale e che si occupa di quella che è chiamata “sindrome della cauda equina” cioè quella parte nervosa che si occupa di innervare tutta l’area del perineo e delle parti intime, generando anche disturbi non poco trascurabili come deficit nel controllo degli sfinteri anali e ciò che riguarda la minzione.

 

Come diagnosticare l’infiammazione del nervo sciatico

Nel momento in cui si pensa di avere una condizione di sofferenza nervosa, è bene innanzitutto mettere a fuoco qual è il problema e capire come diagnosticare la situazione e scegliere di conseguenza il miglior intervento riabilitativo.

Ma veniamo ora a come è possibile diagnosticare un’infiammazione del nervo sciatico:

  • Visita Fisioterapista specialistica
  • Eventuale Risonanza Magnetica
  • Visita Specialistica

Visita Fisioterapista specialistica

 

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Come ormai mostrato da numerosi studi scientifici, in casi di mal di schiena o di sciatalgia la miglior cosa da fare è quella di recarsi da un fisioterapista specializzato in questo genere di disturbi, cioè quelli muscolo-scheletrici.

Molto importante è quindi l’anamnesi seguita da una valutazione posturale in piedi e in varie angolazioni per scandagliare meglio l’assetto muscolare e scheletrico del paziente. A questo poi fa seguito una serie di test ortopedici e neurologici che, nel caso in cui si abbia davanti un paziente con una compressione del nervo sciatico, risulteranno immediatamente positivi.

Uno dei test più affidabili in medicina è sicuramente il test di Lasegue, un test neurologico che va ad indagare se è presente una qualche problematica che irrita la radice nervosa proprio a livello lombare.

 

Eventuale risonanza magnetica

risonanza magnetica protrusione discaleStudi scientifici infatti hanno mostrato come nel momento in cui siano presenti sintomi che riguardano una sciatica è buona norma in primis eseguire un attenta valutazione e, se questa induce a pensare che sia presente una irritazione nervosa, eseguire una risonanza magnetica; NON PRIMA.
Questo avviene perché innanzitutto una eventuale protrusione o ernia è qualcosa di estremamente frequente nella popolazione mondiale e non sempre queste generano fastidi o dolori e poi perché, come mostrato nel 2015 da uno studio americano, il paziente avverte più dolore se è al corrente che ha una qualche discopatia e questo creerà una paura al movimento “per paura che possa danneggiare il disco”.

L’esame di elezione nel caso in cui si sospetti una qualche problematica al nervo sciatico è proprio la risonanza magnetica in quanto è un esame senza emissione di radiazioni ionizzanti che è capace di indagare lo stato di salute dei tessuti molli e osservare, attraverso alcune sezioni, come queste possano andare ad irritare il nervo sia nella sua emergenza sia nel suo percorso lungo l’arto inferiore.

Visita specialistica

Quando durante la valutazione fisioterapica compaiono delle cosa che fanno pensare su di un quadro ben più grave ed è necessario un maggior approfondimento, è mia prassi avvalermi di un consulto neurochirurgico con il quale, attraverso un lavoro di squadra con un dialogo costante, sarà possibile valutare insieme ad uno specialista il da farsi per il paziente. Questa è una cosa a cui tengo molto in quanto permette di ragionare e adoperarsi nel miglior modo negli interessi del paziente che in questo modo verrà messo al centro dell’equipe multidisciplinare per risolvere in fretta dal suo problema.

 

Rimedi e cure per il nervo sciatico infiammato

Ma veniamo ora a parlare di quali possono essere dei rimedi per sconfiggere definitivamente ciò che irrita ed infiamma il nervo sciatico e fa venire il mal di schiena.
Cerchiamo quindi di raggruppare le cose che vanno fatte, ciò che va evitato e se ci sono dei rimedi naturali per il nervo sciatico.

Cosa fare quando il nervo sciatico è infiammato

  • Eseguire una valutazione fisioterapica per capire se si è davanti ad una infiammazione oppure ad una problematica muscolare.
  • Utilizzare dei farmaci antinfiammatori e/o miorilassanti i quali da una parte riducono l’infiammazione sulla radice del nervo e dall’altra riducono lo spasmo muscolare che il corpo adotta
  • Cercare di ridurre eventuali sforzi nella fase acuta del problema, i quali potrebbero indurre una nuova acutizzazione del dolore
  • Iniziare trattamenti Fisioterapici con un fisioterapista esperto in modo da velocizzare il percorso riabilitativo e ritornare in fretta a stare bene.
  • Muoversi il più possibile, soprattutto camminare
  • Iniziare, seguendo il fisioterapista, un ciclo di esercizi per la sciatica quotidiani in grado di ridare al corpo elasticità e forza nei movimenti
  • Cercare di evitare l’esposizione a correnti d’aria fredde capaci di contrarre a protezione la muscolatura faticosamente rilassata
  • Correggere la postura sia durante le attività lavorative sia durante l’esecuzione di alcuni esercizi.
  • Mobilizzare tutto il distretto pelvico e allungare i muscoli dei glutei

Cosa evitare con una sciatalgia

  • Eseguire movimenti scorretti
  • Pensare che “Prima o poi passerà“. Questo porta ad una cronicizzazione del problema con attacchi sempre più frequenti e intensi
  • Stare troppo tempo sdraiati o a riposo. Questo porta ad un indebolimento dei muscoli della colonna
  • Applicare ghiaccio sulla cute: non solo si rischiano ustioni da freddo ma, nel caso in cui il problema nasca da un muscolo, si rischia di peggiorare la situazione
  • Rivolgersi a personale non laureato oppure non specializzati in questo genere di disturbo
  • Eseguire subito stretching dei muscoli posteriori in fase acuta
  • Utilizzare troppi farmaci antinfiammatori senza però intraprendere un percorso riabilitativo
  • Eseguire delle torsioni del busto in maniera improvvisa e senza elasticità

Cosa Mangiare per ridurre l’infiammazione

  • Prediligere cibi che possano portare l’organismo verso l’alcalinizzazione (frutta, verdura e cibi ricchi di magnesio)
  • Incrementare l’assunzione di cibi che possono aiutare naturalmente a combattere l’infiammazione come curcuma, zenzero e cibi antiossidanti

Rimedi naturali per l’infiammazione

  • Arnica: questa sostanza viene usata anche in ambito sportivo. Serve a ridurre la quota infiammatoria e a portare il corpo ad avere meno dolore
  • Canfora: anche la canfora ha proprietà antidolorifiche e antiedemigene
  • Curcuma: Bassi livelli di infiammazione sono stati riscontrati nelle persone che assumono nella loro dieta la curcuma (zona dell’India) e che quindi fa sospettare come l’utilizzo di curcuma possa portare benefici nella gestione dell’infiammazione che può coinvolgere anche tessuti nervosi.
  • Zenzero: eseguire infusioni della radice dello zenzero aiuta non solo il sistema nella lotta agli agenti ossidanti, ma aiuta l’organismo a depurarsi e ridurre l’infiammazione.

Farmaci per la sciatalgia

  • Tutti i tipi di Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei)
  • Farmaci miorilassanti per lo spasmo muscolare
  • Farmaci Corticosteroidi (cortisone)
  • Farmaci oppioidi per il dolore
  • Farmaci per il dolore neuropatico

Ovviamente questi tipi di farmaco devono essere assolutamente prescritti da un medico abilitato dopo una visita valutando ogni situazione clinica e anamnestica.

Come prevenire problemi dello sciatico

  • Evitare di sollevare pesi esagerati durante la fase acuta del problema
  • Cercare di utilizzare le gambe per ammortizzare il peso durante il sollevamento da terra di oggetti
  • Eseguire durante i periodi senza dolore uno stretching di tutta la muscolatura del bacino e della coscia, sia anteriormente che posteriormente

Quale cura per il nervo sciatico infiammato?

Anche in una fase acuta, una tecnica che si può applicare nel trattamento del nervo sciatico infiammato è quello della Tecnica terapeutica Mulligan® la quale è altamente indicata in quanto il paziente potrà esser trattato con il carico corporeo, percependo immediatamente un beneficio immediato nel mal di schiena e nella lombosciatalgia.

Oltre al trattamento Mulligan, risultano essere molto efficaci anche le manipolazioni alle vertebre lombari: questo genere di manovra chiamata HVLA (High Velocity Low Amplitude Thrust) sono assolutamente sicure e, nonostante il paziente percepisce un crack, non si va a riposizionare nessuna vertebra, bensì si va a far collassare la pressione all’interno delle capsule articolari inducendo una serie di effetti neurofisiologici molto positivi per il paziente.

Nella maggior parte dei casi, è importante intervenire nella zona anche correggendo la postura generale e sistemare l’accorciamento della muscolatura posteriore: questa infatti, nei casi in cui è presente un problema al nervo sciatico, è sempre accorciata ed è causa di molte problematiche alla colonna.

Il miglior trattamento è quindi eseguire un ciclo di rieducazione posturale secondo la metodica Mezieres il quale, attraverso una messa in tensione globale abbinata alla respirazione e a specifiche posture mantenute a terra, sarà possibile non solo allungare la muscolatura globale posteriore, ma riportare il corpo ad avere un assetto corretto, senza tensioni e con la progressiva scomparsa delle sintomatologie dolorose.

Nei casi in cui invece siano presenti delle disfunzioni viscerali come meteorismo, colon irritabile, disturbi ai reni o alla vescica, un occhio al compartimento viscerale è sempre utile eseguirlo e personalmente lo tratto proprio attraverso la terapia manuale viscerale la quale, con manovre dolci e senza alcun dolore, riporta il compartimento organico a distribuire meglio le pressioni che a loro volta si ripercuotono sulla schiena.

Ascolta il podcast di questo articolo:

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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