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Kinesiterapia

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Cos’è la kinesiterapia?

kinesiterapia attivaQuando si parla di kinesiterapia è fondamentale spiegare bene cosa sia e in cosa consiste. Già la parola dà il senso di quello che consiste: infatti etimologicamente la parola kinesi proviene dal greco antico e vuol dire “movimento”.

Infatti la chinesiterapia vuol dire proprio una terapia eseguita attraverso un movimento. Il movimento però è un concetto molto ampio che però deve essere contestualizzato bene; infatti questa terapia deve essere svolta da personale LAUREATO IN FISIOTERAPIA in quanto rappresenta al meglio la figura che deve svolgere questo tipo di riabilitazione.

Questa terapia è svolta attraverso una mobilizzazione che può essere attiva, passiva o parzialmente attiva attraverso i vari tipi di movimento che quella determinata articolazione può compiere: infatti il concetto di kinesiterapia può essere applicato in qualsiasi articolazione che ha a disposizione del movimento.

Come si esegue la kinesiterapia?

La kinesiterapia è un tipo di trattamento che rientra nella grande famiglia della TERAPIA MANUALE. Infatti è un tipo di riabilitazione che viene eseguita manualmente dal terapista che deve innanzitutto conoscere perfettamente quanto quella determinata articolazione che si sta riabilitando ha possibilità di movimento. Questo movimento però deve esser distinto tra movimento fisiologico movimento possibile.
Infatti se fisiologicamente un’articolazione può eseguire un certo grado di movimento nei vari piani spaziali, il tutto deve però accordarsi con la condizione clinica del paziente e su qual’è la situazione al momento dell’intervento del fisioterapista.

Infatti l’obiettivo della chinesiterapia molto spesso non è soltanto il movimento che si deve eseguire per mantenere l’articolarità, ma anche quello di recuperare progressivamente l’ampiezza e la libertà di muoversi attraverso un percorso graduale attraverso proprio queste mobilizzazioni.kinesiterapiaDi fondamentale importanza è sicuramente la presa del terapista verso il paziente che deve assolutamente collaborare con il professionista attraverso un completo rilascio muscolare, favorendo quindi il movimento dell’articolazione. Uno dei problemi infatti più incresciosi quando si esegue una seduta di questa terapia è che il paziente, anche inconsciamente, attui una sorta di contrasto al movimento attraverso l’irrigidimento e il blocco dell’articolazione.

Per questo motivo è importante affidarsi a mani esperte che aiutino anche al rilascio completo del paziente.Se invece è necessario eseguire una kinesiterapia attiva oppure attiva-assistita c’è una partecipazione al movimento da parte del paziente, che però è guidato secondo linee e suggerimenti da parte del fisioterapista.
Ci si può avvalere anche di rinforzi come pesi oppure elastici nel caso in cui, oltre al recupero articolare, si voglia eseguire un rinforzo della muscolatura o di quel gruppo muscolare.In ambito geriatrico la la chinesiterapia trova un grandissimo utilizzo proprio perchè le persone anziane hanno spesso difficoltà nel movimento e, questa immobilità, tende non solo a ridurre il movimento articolare, ma anche a ridurre il tono muscolare riducendo di molto le attività di vita quotidiane.

Che cos’è la rieducazione motoria?

Questa è forse una domanda che ricevo circa 100 volte alla settimana. Infatti chi si rivolge ad un terapista come me riceve sempre delle prescrizioni mediche dove c’è scritto “rieducazione motoria” e vedo spesso che i pazienti non hanno idea di cosa sia.

Ve lo spiego io in maniera semplice:

La rieducazione motoria è quel trattamento esclusivamente fisioterapico dove viene applicata la chinesiterapia e dove c’è un recupero graduale e progressivo della funzionalità articolare, muscolare o motoria che si è persa.

Molto spesso vengono prescritte dai medici di base delle prescrizioni dove c’è scritto “rieducazione motoria individuale in motuleso segmentale strumentale complessa”….

Questa lunga dicitura non è nient’altro che la prescrizione di una rieducazione motoria che deve essere eseguita all’interno di un centro di fisioterapia ed eseguita esclusivamente da un fisiokinesiterapista.

Il sistema sanitario nazionale utilizza questa lunga dicitura per far sì che la prescrizione sia recuperata a livello di ticket e quindi il paziente non paga la prescrizione.

Quando si usa?

kinesiterapia passiva mano La kinesiterapia nel recupero della motilità fine è fondamentale per tornare ad un ottimo grado di benessere.La kinesiterapia trova una grandissima utilità in tantissime condizioni che riguardano il corpo umano: infatti spesso nel mio studio ricevo pazienti che hanno delle prescrizioni con questo tipo di riabilitazione a seguito di varie situazioni.
Gli interventi chirurgici per esempio sono spesso necessari ma, una volta finito il periodo post-operatorio, il medico spesso prescrive un numero di sedute di chinesiterapia da eseguire presso il fisioterapista per rieducare la parte che è stata operata oppure perchè è necessario eseguire una riabilitazione adeguata.
Nelle persone che sono costrette a stare a letto oppure che sono immobilizzate, come è stato detto per gli anziani, la chinesiterapia consiste proprio nella sequenza di movimenti che il paziente deve svolgere per poter tornare attivo e recuperare le attività di vita quotidiana perse.
In ambito neurologico invece la la riabilitazione terapeutica ha una funzione importantissima nel recuperare sia la motilità della spalla, ma soprattutto per la mano: infatti il movimento fine e la manualità viene persa in quanto sopraggiunge una paralisi (sia che essa sia flaccida o spastica) rendendo impossibile la possibilità di afferrare oggetti o svolgere le varie attività che la mano richiede.

Quando è vietata la kinesiterapia?

Non sempre però questa terapia è possibile eseguirla, infatti risulta essere altamente controindicata in varie situazioni. Infatti se si è in presenza di una frattura non trattata chirurgicamente e dove non sia presente un callo osseo (mostrato e refertato in un RX) la mobilizzazione è vietata in maniera assoluta.Inoltre se sono presenti disturbi vascolari come la trombosi venosa profonda oppure in caso di flebite qualsiasi mobilizzazione può essere pericolosa per la salute del paziente, in quanto potrebbe portare alla formazione e al distacco di un embolo, causando un’embolia polmonare.

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Qual’è il costo della chinesiterapia?

Molto spesso i pazienti, sopratutto in questo periodo di crisi, chiedono qual’è il costo della chinesiterapia.
Per rispondere a questa domanda è necessario però eseguire una netta distinzione sulla tipologia di prestazione che verrà erogata.
Sì perchè c’è una grande differenza in base al tipo di centro fisioterapico a cui ci si rivolge.State parlando con un fisiokinesiterapista che, durante il suo percorso lavorativo, ha lavorato sia per centri convenzionati con il sistema sanitario nazionale sia per centri privati, prima di aprire poi un centro fisioterapico proprio.Dicevamo che c’è una grande differenza tra centri privati e centri convenzionati con il S.S.N.La differenza è molto semplice:

  • Il centro fisioterapico convenzionato eroga una prestazione, generalmente di durata molto corta, dove non c’è una grande applicazione di tecniche di terapia manuale. Inoltre i centri convenzionati, non ricevendo denaro dai pazienti bensì dallo stato, puntano ad un tipo di kinesiterapia blanda e non incisiva, affinchè questa duri molte sedute (con conseguenti più incassi). Inoltre capita che durante la seduta fisioterapica, essendoci più lettini, il terapista non è esclusivamente al vostro servizio, ma gira tra un paziente e l’altro, lasciandovi spesso da soli. Con questa scelta il paziente però non paga nulla, nonostante spesso però non abbia quei risultati sperati.
    Ovviamente ci sono anche i centri fisioterapici convenzionati che sono validi e che sono buoni, personalmente però, in tutti quelli dove io ho lavorato, c’è più la concezione della quantità rispetto alla qualità.
  • Il Centro Fisioterapico privato invece esegue trattamenti specifici ed individuali sul paziente, di una durata media di 50 minuti, dove c’è l’esclusiva attenzione al vostro recupero terapeutico. Non esistono infatti altri pazienti in quanto la terapia è esclusivamente mirata per il più rapido recupero motorio.
    Inoltre aspetto molto importante è che vengono eseguite esclusivamente le sedute che servono al vostro recupero, e non lucrando su sedute in più inutili.
    Accompagnato a questo aspetto c’è anche il suggerimento e l’assegnazione di alcuni esercizi che il paziente deve eseguire per velocizzare il trattamento e ridurre il numero delle prestazioni.
    Nella chinesiterapia nel centro fisioterapico privato il paziente stesso paga e non c’è il sovvenzionamento dello stato (potrebbe esserci quello dell’assicurazione personale nel caso in cui il paziente abbia una polizza attiva).

É stato fondamentale eseguire questo preambolo perchè nel caso in cui il paziente si rechi nel centro convenzionato la terapia sarà senza costi ma anche con scarsi benefici, mentre nel centro privato sarà a pagamento ma con maggior efficacia.

chinesiterapia costoTornando quindi al costo della terapia l’importo dipende da quello che va fatto e dal numero di sedute che devono esser eseguite.
Personalmente nel mio studio ho sempre applicato il concetto di eseguire solamente ciò che serve, velocizzando al massimo il percorso terapeutico facendo spendere il meno possibile al paziente.

Per farvi capire bene questo concetto ve lo spiego in questo modo:

  • Preferite fare 30 sedute (magari a 20 euro l’una) con un costo totale di 600 euro
  • Oppure fare solamente 8 sedute (a 40 euro l’una) con un costo totale di 320 euro?

Ecco quindi spiegato qual’è il costo della chinesiterapia e quale scelta volete eseguire.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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