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Gobba di bisonte

Gobba del bisonte
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Gobba del bisonte: cos’è

Vediamo quindi la corretta definizione di questa condizione:

Viene chiamato “gibbo del bisonte” una sorta di accentuazione della zona relativa alla settima vertebra cervicale ed è caratterizzata anche da un classico atteggiamento del rachide cervicale che risulta essere più in avanti rispetto alla zona dorsale. Questo quindi determina questo inestetismo e rende ancora più evidente questa sorta di piccolo gibbo che si localizza alla base del collo.

Gibbo del bufalo, è pericoloso?

Chiariamo una cosa importante, quando parliamo di questa “gobba al collo” parliamo di una cosa molto comune e colpisce tantissime persone. C’è da dire infatti che la presenza di questa piccola deformità non determina una vera e propria patologia oppure una sintomatologia propria, ma è qualcosa che comunque ci fa capire che sono presenti delle disfunzioni in zona cervico-dorsale.

Tantissime persone hanno questa condizione di gobba cervicale eppure conducono una vita normale senza problemi, dolori o limitazioni.

Certo, è qualcosa per cui sicuramente può pesare a livello estetico ma che, nel caso in cui comincino a comparire fastidi, dolenzia oppure rigidità nei movimenti del collo, è bene affrontare sicuramente con la fisioterapia e con uno specialista della cervicale come me.

Le cause

Cause gibbo cervicaleParliamo quindi del motivo per cui questa situazione si viene a creare. Iniziamo col dire innanzitutto che questo processo di “deformazione” avviene nel tempo, quindi non è che un giorno vi siete svegliati e state così!

Esistono varie cause che possono portare questa condizione come per esempio:

  • Artrosi deformante
  • Trauma cervicale (come un colpo di frusta)
  • Alterazioni strutturali genetiche
  • Atteggiamenti posturali errati mantenuti per troppo tempo
  • Eccessivo utilizzo dei cellulari

Diciamo però che la causa principale per cui si viene a creare il gibbo del bisonte è questa:

Si crea uno squilibrio tra muscolatura anteriore e posteriore del collo, dove la prima predomina sulla seconda andando quindi a determinare un atteggiamento di verticalizzazione e anteposizione del distretto cervicale. A questo quindi, come meccanismo di compenso, avviene il blocco in posteriorità delle prime vertebre toraciche che si bloccano indietro per evitare di “cadere” in avanti. Questo quindi genera un ancora più evidente scalino nella zona cervico-dorsale.

Purtroppo in questo preciso momento storico, in cui l’utilizzo eccessivo degli smartphone sta contagiando sempre più anche il pubblico dei minori, anche i bambini cominciano a presentare il gibbo del bisonte.

Sintomi del gibbo

Alcuni di voi mi diranno “ma come Daniel, hai detto che è fisiologico e normale avere una situazione del genere, e ora mi parli dei sintomi legati alla gobba cervicale?”

Beh, che una cosa sia fisiologica non vuol dire che però non possa generare alcuni fastidi e che non possano migliorare con una corretta fisioterapia.

gobba di bisonte sintomi

Poichè nella gobba di bisonte sono coinvolte le ultime vertebre cervicali e le prime toraciche, si possono avere fenomeni e sintomi vari come:

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  • Rigidità nei movimenti di rotazione (soprattutto negli ultimi gradi)
  • Fastidi legati al muscolo trapezio (la giunzione cervico-dorsale è importante per il tono del muscolo trapezio)
  • Fenomeni di irritazione delle radici nervose delle vertebre coinvolte (fenomeni quindi anche di cervicobrachialgia e discopatie varie)
  • Difficoltà nei movimenti di estensione (guardare il soffitto per capirci)
  • Molta facilità invece nel guardare l’ombellico e il basso
  • Sensazione di pesantezza al collo
  • Atteggiamento di rannicchiamento anche della zona delle spalle e del torace che risulterà chiuso.
  • Bisogno costante quando si sta al letto di avere almeno 2 cuscini sotto la testa.
  • Tiraggio proprio in zona cervicale bassa
  • Possibili effetti autonomici legati a disfunzioni che coinvolgono il ganglio stellato (testa pesante, difficoltà a digerire, palpitazioni, bradicardia ecc.)

Gobba di bisonte rimedi

Veniamo ora a parlare della cura e dei rimedi per la gobba di bisonte.

Dobbiamo però fare una premessa importante: In questa guida troverai quindi i rimedi naturali e le soluzioni con la corretta fisioterapia per risolvere il problema. Quindi andremo ad analizzare il problema attraverso un’ottica puramente funzionale e curativa.

Gobba del bisonte rimediSe però il tuo punto di vista è quello dell’inestetismo causato dall’eccessivo deposito di grasso sul gibbo del bisonte, beh, ovviamente la figura più indicata è quello di un chirurgo estetico/plastico per un intervento di liposuzione che avrà quindi un costo ed un prezzo a sè.

I rimedi per questo tipo di “problema” sono da ricercare sicuramente nella fisioterapia e nella corretta individuazione del problema.

Generalmente le persone si rivolgono al medico di base oppure dal medico ortopedico per capire bene cos’è e come trattare questo gibbo, quando, in assenza di condizioni gravi e proibitive, la figura più indicata è quello del FISIOTERAPISTA SPECIALIZZATO.

Vediamo allora in cosa consiste la cura per la gobba di bisonte:

  • Valutazione iniziale funzionale con analisi della quantità di movimento eseguito
  • Attenta osservazione dei reperti radiografici come L’RX e la risonanza magnetica
  • Eliminazione delle disfunzioni che determinano questo atteggiamento in avanti del collo
  • Liberazione della zona toracica attraverso la terapia manuale altamente specializzata
  • Lavoro di rilascio muscolare dei muscoli particolarmente contratti e che mantengono il collo in questa posizione
  • Esercizi di mobilità del rachide toracico che il paziente deve eseguire quotidianamente
  • Lavoro di rinforzo di tutti quei muscoli cervicali profondi che, data la postura mantenuta per tanto tempo, risultano essere inibiti e molto deboli
  • Recupero di una consapevolezza di una corretta posizione del collo e del capo
  • Riequilibrio della funzionalità visiva attraverso un’attenta valutazione visuoposturale con esercizi specifici
  • Allungamento completo e progressivo della catena cinetica posteriore attraverso la rieducazione posturale Mezieres.
  • Cambiamento dello stile di vita modificando magari la posizione in cui si lavora o con cui si utilizza lo smartphone.

Capite quindi come il lavoro da fare è complesso e solamente affidandosi alle mani esperte di un terapista specializzato come me potrete risolvere efficacemente il problema e in poche sedute.

Esercizi per la gobba al collo

Abbiamo detto come sia estremamente importante eseguire, oltre che andando da un fisioterapista specializzato nella cervicale, anche alcuni esercizi per migliorare la situazione.

Andiamo a vedere due dei migliori esercizi per la gobba al collo e come è possibile incrementare la mobilità e ridurre i fastidi.

Estensioni toraciche

Questo esercizio è molto valido in quanto vi permette di recuperare in maniera progressiva e non dolente la mobilità in estensione della vostra zona toracica.

  • Posizionatevi seduti su di una sedia od uno sgabello nel quale potete stare leggermente più in basso di una superficie piana
  • Mettete gli avambracci entrambi su di un foam roller in modo che le mani si guardino tra loro
  • A questo punto dovete rullare con le braccia al di sopra del rullo mantenendo l’arto inferiore teso e dritto. In questo modo potrete eseguire automaticamente una estensione della zona toracica
  • Dovete quindi sentire che la zona dello sterno va verso il pavimento e verso il basso
  • Attenzione però a non piegare la testa in avanti, la quale deve stare sempre rivolta verso l’avanti

Vi ho inserito anche il video quà sopra così da poter monitorare sempre la corretta esecuzione.

Se volete invece acquistare un foam roller molto buono, che vi aiuterà anche per migliorare la flessibilità e l’elasticità dei muscoli.

Rinforzo dei muscoli estensori e flessori profondi del collo

Questo elenco di esercizi è molto utile perchè permette di riequilibrare il tono muscolare di tutti quei distretti a livello del collo che non lavorano in maniera adeguata.

Sono vari esercizi molto semplici da eseguire e che vi permetteranno di migliorare tanto la sintomatologia e la postura del collo.

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Primo esercizio

Per eseguire il primo esercizio di questa categoria ci basta utilizzare un semplice manometro per misurare la pressione sanguigna.

  1. Apporre la fascia da braccio ripiegata al di sotto della zona cervicale e distendetevi a terra
  2. Gonfiare con la pompa fino a 20 Mm/Hg
  3. Eseguire quindi una leggera contrazione muscolare verso il basso e verso il piccolo cuscinetto che avete messo (la fascia da braccio) in modo da aumentare la pressione che rileverete con il manometro fino a 22-24 Mm/Hg
  4. Mantenere la contrazione per circa 5-10 secondi
  5. Rilassare la muscolatura
  6. Eseguire almeno 15 ripetizioni e 2 serie complete, con un minuto di riposo tra una serie e l’altra

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Secondo esercizio

Questo è molto semplice, mantenendo la testa e lo sguardo in avanti, dovete eseguire una retrusione del mento, in modo da sentire la muscolatura del collo contrarsi.

Il mio consiglio è quello di immaginare che avete un’aureola e che volete portarla verso il soffitto.

Molto semplice

Terzo Esercizio

Potete fare lo stesso esercizio utilizzando però una resistenza come una fascia elastica che avrete stabilizzato su di una superficie bello rigida.

In questo modo migliorerete la performance dei muscoli stabilizzatori profondi del collo.

Quarto Esercizio

  1. Mettetevi a 4 zampe in modo da mantenere la schiena dritta e la zona lombare neutra
  2. A questo punto provate a mantenere la testa in posizione neutra e in linea con il resto della colonna. Se avete il gibbo del bisonte risulterà un po’ difficile e proprio per questo dovete provare a resistere.
  3. Se avete acquisito maneggevolezza con l’esercizio potete a questo punto portare il mento in dentro, e, mantenendolo così, abbassate e alzate la testa senza mai andare oltre l’asse della schiena.
  4. Dovete sempre immaginare come che abbiate ingoiato un bastone e quindi mantenere i muscoli ben stabili e contratti.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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