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Borsite subacromiale

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Non ce la fai più con questo maledetto dolore alla spalla e vuoi uscirne?!

Ho scritto un articolo apposta per te, per darti tutte le informazioni che riguardano una borsite spalla e qual’è la cura migliore per questo tipo di problema.

Cos’è la borsite subacromiale

Vediamo insieme la definizione di borsite subacromiale, così iniziamo a fare chiarezza.

Parliamo di borsite subacromiale quella condizione infiammatoria a carico della borsa sierosa posta al di sotto dell’acromion e che, gonfiandosi, tende a creare un ulteriore ostacolo nel passaggio del tendine del sovraspinoso.

Abbiamo capito quindi che è un processo infiammatorio a carico della spalla e che coinvolge la cuffia dei rotatori. Ma perchè si sviluppa questo? Scopriamolo insieme.

Perchè vengono le borsiti alla spalla

Dobbiamo fare un brevissimo accenno di biomeccanica della spalla perchè è importante per capire il motivo per cui si sviluppa una borsiti spalla.

La cuffia dei rotatori è un insieme di muscoli (sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare, piccolo rotondo) che hanno la funzione di muovere la spalla, compiere le rotazioni necessarie ma anche una funzione di mantenere adesa la testa dell’omero sulla scapola.

Questo osseo è importante anche perchè in base al suo movimento deve coordinarsi con l’omero e compiere un gesto fluido ed ergonomico. Se viene a mancare un piano di movimento ecco che compaiono dei disturbi.

É proprio il movimento di Tilt posteriore che la scapola deve fare per permettere al tendine del sovraspinoso e alla borsa sottoacromiale di non infiammarsi e di passare tranquillamente durante l’elevazione dell’arto superiore.

Altra cosa importante da capire è che quando la spalla presenta una serie di alterazioni funzionali e muscolari, tutto comincia a lavorare male e spesso chi ne fa le spese è il tendine e la conseguente borsa subacromiale.

Per capire meglio come si muove tutto il distretto vi lascio un video fatto molto bene dove è possibile rendersi conto del movimento della scapola durante l’elevazione dell’arto.

Borsite spalla sintomi

Ma quali sono i sintomi di un infiammazione con un versamento alla spalla?

Borsite spalla sintomi

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  • Dolore: il dolore è sicuramente il sintomo più evidente. Il paziente infatti lamenta difficoltà e dolenzia nell’elevare l’arto e a fare movimento semplici come pettinarsi, allacciarsi il reggiseno oppure tenere le braccia sollevate
  • Sensazione di calore: essendoci una infiammazione il paziente può avvertire calore che nell’articolazione è presente. La quantità di questa percezione ovviamente è legata al grado di infiammazione della borsa subacromiale.
  • Diminuzione della forza: un po’ derivante dal dolore un po’ proprio perchè c’è un indebolimento rapido della spalla, alcuni movimenti risultano essere difficoltosi proprio perchè non c’è la forza
  • Movimenti sempre meno ampi e difficoltosi: la spalla e il cervello cominciano a garantire un sempre minor grado di movimenti. Questi saranno impacciati e che recluteranno muscoli accessori che faranno venire ulteriori (un esempio sono la contrazione eccessiva del trapezio e dello scom)
  • Gonfiore: è raro come sintomo ma trovarsi dell’edema importante alla spalla può accadere
  • Scricchiolio alla spalla:se tutto il compartimento della spalla e della clavicola non lavorano bene, non è insolito riscontrare nei movimenti la sensazione di scricchiolio e di sabbietta.
  • Comparsa di cervicalgia e fastidi all’arto superiore: abbiamo detto che se la spalla si muove male, gli altri distretti provano a vicariare ma non riuscendoci vanno in iperlavoro generando anche fastidi che possono coinvolgere tutto l’arto superiore.

Borsite subacromiale e impingment della spalla: la stessa cosa?

Una domanda ovviamente che può venire in mente è se la borsite alla spalla dx o sx che sia rappresenta la stessa cosa di quello che è chiamato impingement della spalla.

Possiamo dire che la condizione e la patologia da impingement della spalla coinvolge e contempla anche questo versamento alla spalla: nell’impingemente sono presenti una serie di modificazioni e di strutture che determinano una usura e un continuo danneggiamento della struttura tendinea della spalla, con conseguente infiammazione.

Infiammazione questa che, nei casi in cui si perpetuano questi meccanismi nocivi per parecchio tempo, c’è ma in forma minore e non si presenta un vero e proprio rigonfiamento della borsa sottodeltoidea e subacromiale.

Negli eventi invece acuti la borsa sottoacromiale e nella borsa sottocoracoidea tende a gonfiarsi, riempirsi di liquido e infiammazione con ancora minor spazio per le strutture di scorrere tra loro.

Quindi riassumendo la condizione di impingement della spalla coinvolge la borsite alla spalla ma non sono realtà completamente astruse tra loro in quanto è presente un vero e proprio conflitto subacromiale.

Come curare la borsite alla spalla

Veniamo ora nella parte che forse vi interessa di più, cioè la terapia borsite subacromiale. Quando parliamo infatti dei rimedi dobbiamo specificare e parlare di 3 aree ben distinte, cioè la parte farmacologica, la parte fisioterapica e la parte degli esercizi. Approfondiamoli insieme e capiamone insieme di più.

Ricordiamo come la parte farmacologica spetti ad un medico mentre la vera cura e gestione è da ricercare con un fisioterapista esperto come il dr. Daniel Di Segni.

Farmaci per la borsite subacromiale

In questo paragrafo parleremo della tipologia dei farmaci che vengono usati per gestire il problema di una borsite.

Partiamo da un presupposto, il medico ortopedico non è che ha chissà quante soluzioni per la borsite.

farmaci borsite sottoacromiale

Mi spiego meglio.

Fondamentalmente quando ci si rivolge ad un ortopedico per un problema di borsite, la prima arma che viene consigliata è l’utilizzo di farmaci antinfiammatori (che possano essere FANS oppure cortisonici) per ridurre la componente infiammatoria a carico della borsa infiammata.

In prima istanza si sceglie generalmente di consigliare i farmaci per via orale e, in alcuni casi, viene suggerita in secondo luogo l’infiltrazione.

L’infiltrazione generalmente ha una caratteristica peculiare: arriva esattamente dove c’è l’infiammazione. Voi direte “magnifico, è proprio quello di cui ho bisogno!”…eh ma non è proprio così…

Sì perchè l’infiltrazione eseguita dal medico, è vero che arriva nell’articolazione, ma determina una eliminazione della pressione negativa a cui è sottoposta la spalla e che gli garantisce la stabilità.

É come se la spalla “sfiatasse” e quindi la testa dell’omero avesse più libertà di quella fisiologica.

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Altra cosa importante è la scelta del farmaco: se si sceglie di infiltrare acido ialuronico non si avrà un grandissimo potere sull’infiammazione ma non ci saranno problemi ai tendini; differente invece se si sceglie di infiltrare con del cortisone. Sì perchè il cortisone è composta da sostanze che per i tendini (che in questa situazione non è che stiano benissimo) sono corrosivi.

Quindi la scelta dell’infiltrazione può essere valida, anche se le evidenze scientifiche e le indicazioni internazionali suggeriscono come il trattamento di fisioterapia, terapia manuale ed esercizi siano da preferire in problemi di dolore alla spalla.

Borsite subacromiale fisioterapia

Veniamo ora alla parte più importante, cioè alla vera e propria cura delle borsiti alla spalla.

Vi dirò cosa faccio io nel mio studio e che mi permette di avere una casistica pari al 100% di risoluzione e di evitare qualsiasi intervento chirurgico alla spalla.

Terapia manuale

Questa è una parte molto delicata e che va fatta quando si ha la capacità di maneggiare tante tecniche e di combinarle insieme in base alle esigenze del paziente.

La parte della terapia manuale è così composta:

  • Tecnica Mulligan specifica alla spalla: con questa tecnica ho possibilità di riportare il distretto e le articolazioni a muoversi nella loro fisiologica posizione. Questo è possibile eseguendo un determinato tipo di spinta durante il movimento attivo del paziente.
  • Strain Counterstrain: sulla spalla è possibile avere un grande effetto sia sulla componente tendinea che per ridurre la componente infiammatoria. Questa tecnica è molto indicata anche per ricreare un equilibrio dinamico sulla spalla e ridurre l’edema attraverso un azione puramente linfatica.
  • Pompage: come per il pompage cervicale, è possibile lavorare sulla capsula e sui tessuti molli dando un informazione di allungamento che induce un cambiamento benefico su tutta l’articolazione.
  • Tecniche di sblocco della scapola: lavoro muscolare e connettivo sulla fascia permette una miglior attivazione e mobilità della scapola
  • Liberazione delle altre articolazioni della spalla: ovviamente lavoro anche sull’articolazione acromion claveare, sternoclaveare, sottodeltoidea e scapolo-omerale per rendere il tutto più armonico.
  • Attivazione dei corretti movimenti e schemi motori corretti: è necessario ricreare le corrette sequenze motorie per guarire, imparando a “muovere di nuovo” la spalla.

Terapia Strumentale e fisica

In questa particolare condizione, trovo un grandissimo beneficio nei pazienti con il mio nuovo macchinario a induzione di campi Magnetici CMF. Questo dispositivo è favoloso in quanto attraverso un’informazione varia è possibile determinare un effetto positivo sulla zona su cui è applicato il manipolo.

É possibile infatti avere i seguenti programmi ed effetti:

  • antinfiammatorio
  • Antiedema
  • Stress Ossidativo
  • Analgesico
  • Rigenerazione tendinea
  • Rigenenarazione tissutale

Capite come, combinando un’azione del genere alla terapia manuale, gli effetti e la durata della patologia si accorciano enormemente garantendo al paziente una risposta benefica dalle prime sedute.

Borsite subacromiale esercizi

Veniamo ora alla parte relativa agli esercizi per chi soffre di borsite alla spalla. Dobbiamo specificare che questi esercizi devono esser seguiti ovviamente da un fisioterapista e che devono essere modulati e modificati continuamente sotto la supervisione di un professionista sanitario.

Rinforzo del gran dorsale

In questa condizione trova grandissima utilità eseguire un rinforzo selettivo e a catena cinetica aperta del gran dorsale. Perchè questo muscolo specificatamente?

Perchè è un muscolo che con la sua attivazione determina una depressione della testa omerale, e questo ovviamente determina che la borsa sottodeltoidea e subacromiale è meno schiacciata nella sua posizione e può “respirare”.

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Ovviamente questo esercizio deve essere inteso all’interno di un programma più ampio di esercizi mirati.

Vi lascio quà sotto un esempio di esercizio che può essere eseguito da tutti voi a casa vostra e che trova in questa condizione un grandissimo beneficio.

Rinforzo cuffia dei rotatori

Rinforzare la cuffia dei rotatori secondo me è alla base di tutti gli esercizi che devono essere proposti in chi soffre di una borsite sottoacromiale e che necessita di stare bene.

La cuffia dei rotatori personalmente amo rinforzarla non con i pesi bensì con gli elastici i quali garantiscono una resistenza e una costanza di carico graduale e progressiva.

Il rinforzo dei vari muscoli è importante per eliminare l’infiammazione che è presente nella zona e per dare inoltre una maggior stabilità alla zona. Ricordiamo che se si è venuta a creare una infiammazione della borsa sierosa è perchè ovviamente quelle strutture si sono indebolite e lavorano male.

Vi lascio anche quà degli esercizi molto validi per il rinforzo della cuffia dei rotatori.

Rinforzo dentato anteriore

Questo è forse il muscolo più dimenticato dai vari fisioterapisti ma è secondo me uno dei più importanti. Sì perchè si occupa di direzionare la scapola durante i movimenti di elevazione dell’arto superiore e permettere che si muova con organizzazione ed ergonomia. Inoltre si occupa di eseguire quel movimento di tilt posteriore che apre lo spazio subacromiale e favorisce lo scorrimento del tendine del sovraspinoso.

Per questo amo inserirlo negli esercizi che vi consiglio per la borsite alla spalla sx e dx.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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