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Braccia pesanti: cause, sintomi e trattamento fisioterapico a Roma
Stai cercando una soluzione a questo disturbo che ti affligge alle braccia e da cui non hai avuto nessuna risposta dagli specialisti? Se ti riconosci in questa descrizione, beh, sicuramente potrò aiutarti. Approfondiamo insieme cosa è questo disturbo, le possibili cause ma soprattutto la cura attraverso una terapia manuale specifica che potrai trovare nel mio studio a Roma.
Ho pubblicato un video proprio per aiutarti anche nel capire cos’è. Puoi ascoltarlo su Youtube oppure sulle piattaforme come Spotify o Apple Podcast.
Cos’è la sensazione di braccia pesanti?
Come sempre, la cosa migliore è sempre iniziare con una definizione corretta del disturbo e allinearci.
La sensazione di braccia pesanti vanno intese come una sensazione relativa agli arti superiori che, durante le attività quotidiane non sono più come prima, cioè tendono ad affaticarsi prima, vengono percepite molto più difficili da gestire e possono essere accompagnate da alterazioni della sensibilità (parestesie) che coinvolgono le mani o tutto il braccio. Non c’è una vera e propria perdita di forza ma c’è il bisogno di tornare con le braccia appese al corpo perchè altrimenti si affaticano e diventa ingestibile fare un lavoro manuale con le braccia sollevate.
Questa possiamo dire che è la sintesi del problema, cioè quello che generalmente centinaia di pazienti che giungono al mio studio ogni anno per problemi come questi.
Possiamo quindi riassumere i sintomi con:
- Gonfiore agli arti superiori
- Mani che si addormentano o che non sono “reattive”
- Indolenzimento delle giunture delle dita
- Sensazione che “non passi sangue abbastanza“
- Necessità di riportare le braccia lungo il corpo
- Difficoltà nelle attività quotidiane
- Alterazioni della sensibilità cutanea
Quando preoccuparsi
La sensazione di braccia pesanti può avere origini diverse, alcune delle quali non gravi e legate a tensioni muscolari o posture scorrette. Tuttavia, è fondamentale riconoscere i segnali che richiedono l’attenzione di un professionista sanitario.
Se la pesantezza è accompagnata da formicolii, debolezza muscolare, perdita di sensibilità, scosse elettriche o dolore irradiato verso le mani, potrebbe trattarsi di una sofferenza nervosa cervicale, come una radicolopatia o una ernia del disco cervicale. In questi casi, il sintomo non va ignorato perché potrebbe peggiorare fino a limitare la funzionalità del braccio.
Se, invece, la pesantezza compare in modo improvviso e si associa a dolore toracico, difficoltà respiratoria o senso di oppressione, è essenziale escludere cause vascolari o cardiache, come un infarto miocardico: in tal caso è necessario rivolgersi subito al pronto soccorso.
Infine, nei casi in cui la sensazione si accentua durante l’uso delle braccia o in alcune posture, ma migliora con il riposo o con il movimento corretto, è più probabile che l’origine sia muscolo-scheletrica o vascolare periferica e possa beneficiare di un trattamento fisioterapico mirato che può essere svolto nel mio studio a Roma.
Le cause più comuni della sensazione di braccia pesanti
Cervicale e compressione delle radici nervose
Seppur vi assicuro non così frequente, anche il distretto cervicale può essere il motivo per cui sorgono queste sensazioni. Diciamo che però, questi sintomi vengono DOPO aver avuto una grossa problematica di dolore e di blocco alla cervicale. Infatti molto spesso capita che il paziente abbia la sensazione di pesantezza alle braccia e faccia una risonanza che testimonia la presenza magari di una protrusione; va ovviamente contestualizzato e analizzato il tutto, perchè non è che tutte le discopatie possano generare sintomi di pesantezza. Certo è però che una grave ernia o addirittura una stenosi cervicale a livello del midollo potrà sicuramente dare problemi agli arti superiori ma anche a quelli inferiori e che merita di un approfondimento diagnostico e di comune accordo magari con il medico neurochirurgo che lavora in equipe con il mio studio.
Non possiamo anche non menzionare come anche delle tensioni muscolari specifiche, per esempio a carico dei muscoli scaleni, possano determinare un coinvolgimento delle strutture vascolari ma anche irradiare lungo l’arto superiore e dare fastidi e parestesie.
Sindrome dello stretto toracico (TOS)
Il termine TOS sta per Thoracic Outlet syndrome e rappresenta forse la modalità più frequente con cui i pazienti giungono nel mio studio. Infatti succede che nel piccolo passaggio compreso tra scaleni, prima costa, piccolo pettorale, clavicola e legamenti possano esserci una sorta di tensioni a livello dei tessuti e quindi questi “ghigliottinano” la struttura dall’esterno e possono evocare sintomi di pesantezza. La responsabilità è sempre, in questo caso, del tessuto connettivo che avvolge i vasi o i nervi.
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Affaticamento muscolare da postura
A chi non è capitato di ritrovarsi, durante magari in una giornata lavorativa, in qualche posizione assurda disperata tutti storti? Beh, starci una volta non succede nulla, ma se diventa un’abitudine allora può determinare fastidi agli arti superiori. Come dicevo anche la posizione anomala delle spalle e delle scapole possono creare queste condizioni, che prendono poi inevitabilmente la cervicale, il rachide toracico, i vasi sanguigni e il tessuto muscolare dell’arto superiore. Infatti i miei trattamenti devono essere svolti sicuramente a riportare una posizione corretta, ma anche dare esercizi mirati per sconfiggere le brutte abitudini e correggere la postura.
Sintomi associati
Vediamo ora quali sono i sintomi che spesso si accompagnano anche a questa sgradevole sensazione delle braccia.
- Debolezza muscolare agli arti superiori
➤ Spesso accompagna la pesantezza e può indicare compressione nervosa. - Rigidità del collo e delle spalle
➤ Comune in chi soffre di contratture croniche o tensioni cervicali. - Vertigini o instabilità posturale
➤ Frequenti nei pazienti con problemi cervicali o disfunzioni vestibolari. - Difficoltà di concentrazione o “mente annebbiata”
➤ Talvolta associata a disturbi del rachide cervicale e ansia. - Disturbi del sonno (causati da dolore notturno)
➤ Il fastidio notturno alle braccia può interferire con il riposo. - Sensazione di gonfiore alle mani o alle dita (falso edema)
➤ Associato a disturbi circolatori o compressivi tipo TOS. - Scosse elettriche lungo le braccia (parestesie)
➤ Classico segnale di irritazione dei nervi cervicali. - Tachicardia o palpitazioni legate all’ansia
➤ Se la componente ansiogena è forte, può amplificare la percezione della pesantezza.
Trattamento mirato delle braccia pesanti nel mio studio a Roma
Come ho spiegato, l’essermi specializzato nel trattamento dei disturbi cervicali e delle sindromi dolorose mi ha permesso sempre più di avere varie “frecce nel mio arco” per risolvere questo tipo di disordini. Inoltre sto continuamente aggiornando il mio curriculum con dei corsi specializzanti per ridurre al minimo i trattamenti e portare ad un beneficio rapido e duraturo.
Ma quali sono i trattamenti più indicati?

Sicuramente bisogna partire, come sempre, dal centro. E in questo caso il centro è il rachide cervicale e la prima parte delle vertebre toraciche che meritano una prima valutazione. In campo di terapia manuale e osteopatico si parte da lì perchè il plesso nervoso è localizzato proprio nella parte media e finale del collo e inizio del dorso, quindi si parte da quella zona.
Personalmente uso come scansione per capire come e quale è la zona incriminata la tecnica Strain Counterstrain o, nel caso specifico di disfunzioni legate agli arti superiori, il Fascial Counterstrain di cui sono uno dei pochissimi terapisti in Italia e in Europa ad adottarlo. Il tutto viene fatto senza dolore, attraverso un intervento preciso, mirato e agevole per il paziente in modo da resettare e decongestionare la zona.
Altra cosa importante da fare è sicuramente quello di liberare, sia con esercizi ma anche con manovre specifiche, il tratto dorsale alto che, nel caso delle braccia pesanti e che magari si addormentano, è spesso bloccato in chiusura. Questo mette sicuramente in tensione il collo che va in avanti andando poi a creare, nel corso del tempo, quello che viene chiamato anche gibbo del bisonte.
Un esempio di ciò che faccio è una mobilizzazione del tratto toracico come quello del video quì sotto.
Nel caso in cui si sospetti, attraverso la valutazione con test specifici, una TOS o una condizione di fastidio a livello vascolare per colpa del collo, è utile andare a lavorare a livello del connettivo e muscolare tutta la zona compresa tra clavicola, piccolo pettorale e muscoli scaleni andando poi, in seguito, a seguire tutto il percorso vascolare e nervoso a livello del gomito fino alle mani.
So che alcuni di voi strabuzzeranno gli occhi, ma vi assicuro che il senso di pesantezza alle braccia è veramente molto frequente e non avete idee dei pazienti che magari facevano trattamenti da altri professionisti e che hanno detto “ma tutti questi test e trattamenti non me li hanno mai fatti! Continuavano con TECAR e Laser ma non sentivo miglioramenti…”
Io poi, sono un tipo di terapista che amo dare degli esercizi a casa che però devono essere individuati alla prima valutazione. Per un paziente con un insulto al sistema nervoso dovrò dare un tipo di esercizio differente rispetto a chi invece ha un problema connettivale e vascolare. La cosa fondamentale però, in entrambi i casi, è il lavoro a casa che permetterà di avere una risoluzione più veloce con meno sedute.
Consigli ed esercizi
Parliamo ora di consigli, che forse definirei come buone abitudini da svolgere durante la giornata.
Se soffri di braccia pesanti, farei questo:
- Evita posture prolungate e senza alcuna pausa
- Mantieni una buona idratazione
- Attieniti a dei movimenti di mobilità per mantenere le strutture sempre libere di muoversi.
Accanto a questi, ciò che consiglio è sicuramente quello di fare uno stretching della muscolatura sia anteriore che posteriore della zona cervicale come quello mostrato nel video.
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Altro aspetto fondamentale è rinforzare la muscolatura stabilizzatrice del collo e delle scapole: se c’è debolezza nella muscolatura, il sistema muscolo-scheletrico cerca di trovare un sostituto e lo fa con i muscoli superficiali che però creano disturbi come la pesantezza alle braccia. Per questo motivo è importante rinforzare alcune strutture come quelle dei muscoli profondi del collo (sia davanti che dietro) e quelli che gestiscono il movimento della scapola. Nel mio studio a Roma trovo frequentemente pazienti che hanno una pessima gestione motoria delle scapole, con tutti i movimenti che sono “aggrappati” alla zona cervicale, andando, nel lungo periodo, a sovraccaricare la zona andando a creare danni alle spalle (tendiniti) e disturbi al collo.
Vi lascio un paio di video utili per capire come è giusto inserire anche certi esercizi all’interno di un percorso terapeutico ad hoc come quello che avviene nel mio studio.
Questi invece per le scapole.
Perché trattare le braccia pesanti nel mio studio a Roma
Nel mio studio fisioterapico a Roma, tratto con successo da anni pazienti che lamentano la fastidiosa sensazione di braccia pesanti, spesso accompagnata da altri sintomi come formicolio, rigidità cervicale, dolore alle spalle o sbandamenti. Questo sintomo, apparentemente banale, può essere il segnale di problematiche muscolo-scheletriche più complesse che meritano una valutazione approfondita e un trattamento mirato.
Eseguo costantemente corsi di aggiornamento in Italia e all’Estero per poter fornire una soluzione rapida, efficace e DRITTA AL CUORE DEL PROBLEMA.
Come fisioterapista specializzato nel trattamento delle sindromi dolorose e disfunzioni muscolo-scheletriche, mi occupo ogni giorno di casi legati a cervicalgia, radicolopatie, tensioni miofasciali, sindrome dello stretto toracico superiore (TOS) e alterazioni posturali. Grazie a un’attenta valutazione funzionale, è possibile individuare la causa della pesantezza e definire il percorso terapeutico più efficace.
Nel mio studio applico un approccio combinato tra terapia manuale, mobilizzazioni articolari e manipolazioni vertebrali, neuromodulazione manuale, ed esercizi terapeutici personalizzati. Ogni trattamento è pensato per risolvere non solo il sintomo, ma soprattutto la causa alla base del problema. L’obiettivo è restituire mobilità, migliorare la circolazione neurovascolare e riequilibrare il sistema muscolare e posturale.
Lo studio è situato a Roma in zona San Giovanni, in una area centrale facilmente raggiungibile con i mezzi o con l’auto, pensata per offrire ai pazienti un’esperienza comoda e professionale.
Domande Frequenti
Se oltre alla pesantezza avverti formicolio, debolezza, dolore irradiato, scosse elettriche o difficoltà nei movimenti, è importante rivolgersi a uno specialista. In alcuni casi, possono esserci compressioni vascolari o nervose da diagnosticare con esami approfonditi.