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Hai fatto una risonanza magnetica o una lastra ed è stato documentato che hai una spondilosi alle vertebre cervicali, ci ho preso vero?!
Scopriamo insieme cosa è la spondilosi cervicale e come risolvere con uno specialista della cervicale.
Definizione di spondilosi cervicale
Facciamo prima una chiara spiegazione di cosa si intenda effettivamente con spondilosi del tratto cervicale e cosa comporta.
Per spondilosi cervicale si intende una degenerazione che si è sviluppata nel tempo a carico delle vertebre cervicali e delle articolazioni che lo compongono. Questo deterioramento si traduce non solo nella formazione di artrosi, ma anche con una degenerazione importante dei dischi, con conseguente riduzione del calibro e dello spazio del canale vertebrale, entro cui passa il midollo spinale.
Capite come è una condizione ovviamente che si è instaurata nel tempo ma che può portare ad interventi importanti con sintomi neurologici che vanno valutati bene con un esame obiettivo.
Quali sono le cause di questa degenerazione del collo?
Questa è un po’ una domanda da un milione di dollari, in quanto in queste situazioni non c’è solamente una causa predominante che agisce sulla colonna, bensì sono varie condizioni e patologie che possono evocare tensioni e alterazioni spondilosiche e dei dischi a livello delle vertebre.
Le cause principali sono:
- Traumi al collo (esempio colpo di frusta)
- Verticalizzazione della curva cervicale
- Inversione della curva cervicale
- Posture errate
- Mancati trattamenti fisioterapici alla cervicale quando si aveva dolore e problemi
- Vizi posturali
- Tic nervosi che coinvolgono movimenti della testa e del collo
- Attività sportive molto stressanti per il collo (lotta ecc.)
- Carico della colonna non perfetto con un sovraccarico delle faccette articolari
- Peso troppo elevato
- Disturbi gastroenterici (gastrite, colon irritabile ecc.)
- Invecchiamento fisiologico
- Alimentazione errata ricca di farine bianche
Queste sono solamente le principali cause che possono determinare questa perdita della cartilagine e ovviamente anche la perdita di flessibilità della colonna cervicale.
Sintomi
Prima di parlare dei segni spondilosici che possono avere i pazienti con un collo con spondiloartrosi cervicale, è bene contestualizzare bene perchè altrimenti è facile cadere nella paranoia. Un impoverimento della componente cartilaginea della colonna, con l’andare avanti dell’età, è fisiologica, come è normale assistere ad un po’ di artrosi con osteofiti. Anche l’altezza dei dischi con eventuali protrusioni o ernie (che possono o non possono irritare i nervi cervicali) è qualcosa di fisiologico.
Ciò che però ovviamente non va bene è quando la situazione che si è venuta a creare non è più gestibile con della terapia conservativa bensì è necessario un intervento chirurgico. Ecco, questa è la situazione a cui bisogna porre attenzione; nelle altre situazioni spondilosiche cervicale in cui ci può essere una irritazione delle radici nervose il trattamento fisioterapico è quello sicuramente da preferire (possibilmente con un fisioterapista specializzato nella cervicale come il dottor Daniel Di Segni).
Ma torniamo nella spondiloartrosi cervicale sintomi, questi possono esser vari come per esempio:
- Dolore importante durante i movimenti del collo
- Fastidio che può arrivar anche in zona scapolare (questo per compressione delle radici o per infiammazione dei nervi)
- Mal di testa sia nucale che anche a mò di emicrania
- Sensazione di nausea
- Sbandamenti e giramenti di testa
- Rigidità importante nei movimenti
- Contratture muscolari molto importanti e dolorose
- Fastidio che può arrivare fino alle dita (quindi c’è una irritazione dei nervi)
- Atteggiamento cifotico della schiena toracica per cercare di compensare
- Rumori articolari durante i vari movimenti
- Dolore alle spalle e difficoltà nei movimenti di elevazione dell’arto oltre la testa
Poichè la spondilosi diffusa cervicale, come affronteremo più avanti, può dare origine anche a situazioni importanti che necessitano di trattamento chirurgico, cioè quelle situazioni in cui si viene a creare una stenosi e una condizione di mielopatia (sofferenza del midollo), possono esserci sintomi anche più importanti e che fanno capire l’urgenza, come per esempio:
- Parestesie sia a gambe che alle braccia
- Riflessi alterati
- Mancanza di forza ai muscoli periferici
- Vera e propria atrofia
- Disturbi anche che riguardano sfera sfinteriale e sessuale
- Difficoltà nella percezione sensoriale
- Impossibilità completa nelle attività lavorative
Spondilosi cervicale: quando preoccuparsi
Abbiamo detto come effettivamente il primo approccio che va fatto è attraverso una fisioterapia cervicale adeguata con uno specialista della cervicale come il dottor Daniel Di Segni: sì perchè la fisioterapia normale che viene proposta nei vari studi è troppo standardizzata e non prende in considerazione ciò che effettivamente può essere fatto per il paziente.
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Succede però a volte che nonostante venga fatta una fisioterapia adeguata, i sintomi possono non modificarsi. Personalmente durante la mia valutazione eseguo anche test neurologici e test ortopedici che mi permettono di capire effettivamente il grado di problematica. Nel caso durante la valutazione riscontro criticità, sono solito non far spendere soldi inutili al paziente e inviarlo subito dallo specialista.
Ma quando è necessario preoccuparsi?
Sicuramente quando cominciano a subentrare dei sintomi di carattere neurologico e che coinvolgono non solo gli arti superiori ma anche il torace e le gambe.
Situazioni come compressione durale (segno di lhermitte) oppure difficoltà nel movimento/percezione delle gambe, disturbi dei riflessi (iperreflessia) oppure caratteristiche effettive da stenosi del canale midollare, possono essere un campanello d’allarme.
Nel mio studio infatti, collaboro con i migliori specialisti nel panorama italiano, avendo quindi un filo diretto con loro e organizzare meglio il percorso riabilitativo e terapeutico più adeguato per il paziente.
Solamente durante una visita eseguita nel mio studio è possibile esprimere e capire bene la situazione del paziente.
Spondilosi cervicale e intervento chirurgico
In quei rari casi in cui effettivamente la degenerazione vertebrale è talmente tanto elevata, può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, mirato principalmente a liberare i nervi e le radici nervose che risultano essere compresse. Se le strutture nervose sono compresse, una terapia puramente fisioterapica oppure terapia farmacologica non aiuta i nervi, per cui è bene intervenire in maniera chirurgica per eliminare effettivamente la compressione meccanica che si sta esercitando attraverso sul midollo da parte dei dischi intervertebrali compromessi.
Generalmente, quando si parla di interventi per alterazioni spondilosiche cervicali, l’approccio chirurgico è anteriore, cioè si passa dalla gola con un incisione orizzontale. In questo modo, discostando nella gola la faringe e laringe, è possibile intervenire con facilità rimuovendo i vari speroni ossei (intervento di laminectomia) e risolvendo effettivamente i deficit neurologici a livello delle mani o a livello delle gambe che si sono venuti a creare con questa patologia degenerativa.
Spondilosi cervicale Cura
In queste situazioni, è fondamentale l’alleanza terapeutica che si viene a creare tra fisioterapista e paziente, in quanto esercizi mirati per il rachide cervicale, una terapia fisica mirata e una terapia manuale adeguata (con un fisioterapista specializzato nella cervicale come il dottor Daniel Di Segni) è possibile non solo fermare il grado di degenerazione e ridurre i vari insulti ai nervi spinali, ma anche migliorare se non far sparire il dolore diffuso al collo e a livello delle braccia.
Dopo un esame fisico ed obiettivo nel mio studio infatti, devo creare un percorso personalizzato alle esigenze del singolo paziente. Questo perchè ogni situazione è diversa e necessità di un qualcosa ad hoc per recuperare.
Molte sono le tecniche che possono essere utilizzate come per esempio per una cura spondilosi:
- Manipolazioni vertebrali
- Mobilizzazioni secondo concetto Mulligan
- Strain Counterstrain
- Tecniche osteopatiche dirette ed indirette
- Ridurre i meccanismi che hanno portato il collo a soffrire (atteggiamenti posturali errati ecc.)
- Rilascio della muscolatura in spasmo attraverso la fibrolisi meccanica
- Correzioni delle problematiche associate alla spondilosi cervicale (disordine dell’articolazione temporo-mandibolare)
- Rieducazione posturale Mezieres per l’allungamento della catena cinetica posteriore
- Esercizi di potenziamento dei muscoli ipotrofici
- Recupero della corretta sequenza motoria rompendo gli schemi d’azione dannosi
Capite come questo è possibile solamente andando a cambiare gli stili e le modalità con cui il sistema lavora; per fare ciò solamente prenotando una valutazione con il dottor Daniel Di Segni sarà possibile fermare la spondilosi cervicale e recuperare mobilità e far sparire il dolore generalizzato al collo.
Esercizi per la spondilosi cervicale
Abbiamo già specificato come effettivamente l’utilizzo di corretti esercizi mirati alle varie persone sia fondamentale per un corretto recupero.
Ora vi inserisco alcuni video da poter vedere affinchè possiate intanto cominciare sganciare la parte della cervicale e renderla sicuramente più mobile.
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Inoltre, se si vuole lavorare sulla parte articolare delle varie vertebre cervicali, un ottimo aiuto ci viene dato dalle mobilizzazioni con movimento. Vi lascio un video quà sotto dove potrete prendere spunto.